Empoli è una graziosa cittadina in provincia di Firenze. Si narra che qui vivesse Anna, una donna tanto triste e infelice.

La sera, nell’intimità del suo letto, l’infelicità della donna diventava insopportabile e lei scoppiava a piangere scossa da singhiozzi irrefrenabili ma silenziosi, per non farsi sentire dal figlio e dal marito.

Un giorno, nella notte, entrò una luce in movimento nella stanza. Si posò su di lei sfiorandole il cuore e provocandole un leggero brivido. Si svegliò di scatto e vide uscire il fascio di luce.

All’improvviso Anna svegliò suo marito piangendo e scuotendolo gli disse che non poteva più vivere con lui perché desiderava finalmente essere felice più di ogni altra cosa al mondo, voleva quella serenità e tranquillità che mai aveva avuto in vita sua, che mai lui, suo marito, le aveva dato …

Non sapeva da dove le era venuta quella forza interiore e quel coraggio, ma si alzò dal letto, indossò i suoi abiti migliori ed uscì di casa. Montò in macchina e partì, mentre il marito, incredulo, rimase a guardarla mentre se ne andava, senza muovere un dito.

Anna non aveva idea di dove stesse andando; di una cosa era certa: non sarebbe più tornata indietro.

All’improvviso la luce che poco prima era entrata nella sua stanza, si materializzò accanto a lei abbagliante e intensa; sembrava che ci fosse il sole nell’auto e il calore che emanava la riscaldava. Era una giornata meravigliosa, sentiva perfino i profumi della primavera: “Avrei dovuto farlo prima. Ho sempre desiderato viaggiare e il mio sogno è sempre stato quello di visitare l’Irlanda” pensò Anna mentre appagata guidava verso la felicità.

Tutto ad un tratto si trovò seduta su di una scogliera a picco sul mare. Incredula si alzò, si guardò indietro verso una immensa vallata verde, dove spiccava un incredibile e maestoso castello: era in Irlanda! Ma come poteva essere lì? Si sentiva la protagonista di un romanzo fantasy! Desiderava ardentemente che passasse di lì  un cavaliere grande e forte. Si girò e vide avvicinarsi al galoppo un giovane cavaliere su di un cavallo bianco; con un abile mossa la montò in sella e cavalcò silenzioso sulle rive dell’Oceano circondate da imponenti scogliere. Dopo una lunga cavalcata sulla spiaggia, il misterioso cavaliere si fermò. Scese da cavallo, le cinse la vita con le sue grandi e forti mani e delicatamente la sdraiò sul manto erboso.

Lei lo guardò negli occhi: il suo viso era bellissimo; lui intanto l’accarezzava, gli stringeva le cosce e i seni. Poi cominciò a spogliarla. Ora era completamente nuda. In un attimo anche lui si tolse i vestiti e si distese su di lei. La baciò con passione mentre le entrava dentro. Anna accompagnava i suoi movimenti, i loro respiri acceleravano; tremava, ovunque. La sua eccitazione era al culmine e finalmente insieme esplosero di piacere!

L’uomo scese lentamente dal suo corpo rotolando su di un lato e cominciò a fargli il solletico al naso con dei fili d’erba, poi ai seni e infine scese all’inguine. Anna cominciò a tremare di nuovo, allora si girò verso di lui e lo abbracciò, esausta …

 

“Mamma, mamma! Svegliati, lascia andare quel cuscino che babbo ti sta chiamando. Mi sa che va cambiato!”

Anna aprì gli occhi. Non era in Irlanda ma nel suo letto e stringeva forte solo il suo cuscino.

I suoi occhi tornarono tristi ma mentre scendeva dal letto notò dei  fili d’erba sulla camicia da notte e fra i capelli. Una luce si muoveva veloce intorno a lei ed uscì dalla finestra.

Gli occhi di Anna tornarono felici e sognanti e rassegnata, ma felice, si alzò per affrontare la solita, triste giornata.

 

Si narra che Anna il primo lunedì di ogni mese, si addormenta nel suo letto e sparisce fino alla mattina successiva. Nessuno ha ancora capito come e dove vada la donna perché le telecamere messe alle porte e alle finestre volutamente, non hanno mai ripreso nessuno che usciva, ma solo un bagliore fortissimo e accecante.

 

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