Un’ acqua fine, ma continua cade in terra
Piccole gocce corrono, scivolano, si raccolgono
Il cielo ha nuvole grigie e nuvole rosa, come stessero sfidandosi su chi avrà la meglio
Ombrelli, giornali improvvisati e borse riparano la testa
Cammino con passo veloce, nelle mie scarpe nere
Schivando spruzzi di auto noncuranti e gente con testa china
Uno slalom tra umanità, avversità del clima e fatalità pronte a mostrarsi
Quando la trovo davanti mi blocco
Quasi vengo travolto da coloro che erano dietro
Sono fermo come avessi trovato un ostacolo insormontabile
Un guado tra infanzia e l’essere adulto
Tutti la evitano girandoci intorno
Io non riesco
E’ perfettamente rotonda
Semplicemente disarmante
Da piccolo avrei saputo cosa fare
Saltarci dentro senza alcuna paura
Alzando spruzzi ed una risata fragorosa con gli amici
Da grande molto meno
Le mie due età si erano ritrovate e si risalutavano
Alzando la mano per salutare, un passo l’uno dall’altro
La piccola vita invita a saltare agitando le dita come flutti d’acqua
La grande, aperta a cinque dita ferme e spalancate mi ferma
Vuole dirmi che non è più il tempo per farlo
Sento attanagliarmi lo stomaco
E pensieri su cosa è giusto o meno fare
Considero possano prendermi per un matto
Fotogrammi di un film in bianco e nero
Lo faceva anche lui
Cantava e ballava pestando l’acqua
Con piacere nel farlo
Con vita negli occhi
Senza pensare agli altri
Chiudo gli occhi e piego le gambe per lo slancio
Splash
Piacere rivederti, bambino