«Gigio! Ce l’hai fatta ad arrivare! Ma non avevi finito il periodo dai bipedi due settimane fa?»
«sì, ma sono rimasto ad osservarli dall’alto per un po’, stavolta è stato più difficile staccarsi, anche dopo tante vite trascorse nel loro mondo, il distacco è sempre doloroso»
«ricordati che lo fai per loro, alleggeriamo la loro tensione nella vita quotidiana e li prepariamo ai distacchi più dolorosi»
«Minou, non è vero, non è sempre così, ti ricordi quando fu Camilla ad andarsene? Me l’hai raccontato tu quando chiacchieravamo a casa loro, piansero come mai nella vita, neanche di fronte a perdite più pesanti, del tipo parenti stretti»
«hai ragione, ma Camilla quando venni qui me lo spiegò meglio, lei se ne andò tra le loro braccia, le ultime fusa le sentirono molto bene… troppo, non le fu possibile risparmiarglielo, dovettero chiedere l’eutanasia per non farla soffrire e quindi ogni secondo dell’agonia fu una sofferenza per tutti, anche lei ne fu traumatizzata, per qualche anno non volle tornare in basso»
«poveraccia, immagino, sono due bonaccioni dolcissimi. Tu perché sei ancora qui? Sono passati oltre due anni, ormai sarebbe ora di rientrare!»
«ci sono certi bipedi che ti lasciano qualcosa di particolare da assaporare, affetti speciali che non puoi superare così facilmente, comunque tra poco partirò, ancora qualche settimana di relax»
«sì, è meglio non tornare troppo presto, c’è il pericolo che qualcuno ci riveda e tirino fuori la solita leggenda delle sette vite»
«se sapessero che non sono solo sette, ma infinite»
«vieni Gigetto, ti presento un amico che ha avuto una bella vita con i suoi bipedi, ma corta»
Le loro essenze volano in un altro punto, raggiungono un cuccioletto e si fermano
«ciao Sirio, questo è Gigio, di cui ti parlavo, il gatto più bonaccione che esista, ha una percentuale del 97% di positività donata agli umani, nelle sue vite passate»
«complimenti vecchio, ti batterò, mi basterà qualche bipede come la mia Adelita e ti raggiungerò»
«abbassa i baffi piccoletto, io sono alla 172ma missione, non è sempre stato tutto rose e fiori, per fortuna vengono prese in considerazione solo le ultime 30! Pensa che anche nell’ultima ho avuto momenti difficili, i miei primi bipedi, madre e figlio, cambiarono casa, io ero mezzo nomade, di mezza età, quando partirono non mi trovarono e rimasi solo per una settimana, poi il figlio, Aldo, tornò ed io mi feci trovare… beh, diciamo che fu solo un caso che ripassassi lì in quel momento, una botta di nostalgia. Rimasi con lui nella casa nuova per qualche anno finché morì e mi adottò la sorella, Alida, quella che mi tenne fino alla fine e mi fece arrivare al massimo del punteggio… in effetti anche con Aldo l’avrei raggiunto, eravamo inseparabili, avevamo gli stessi gusti… era un cucciolone come me»
«io sono alla 25ma, allora posso veramente migliorare, voglio diventare un grande gatto, purtroppo l’ultima è andata male, è finita troppo presto, ma gli sono rimasto nel cuore a quella famiglia, ancora mi rimpiangono… anch’io…»
«dai, bando alla tristezza, a loro ci sta pensando Kalì, dai nostri c’è Carlotta, ci sarà sempre un gatto a proteggere queste case»