I racconti sono sempre belli. In special modo quando sono racconti di momenti, di vita vissuta. Ritengo che questi racconti sono molto più efficaci dei racconti inventati, creati, nei quali ti devi sforzare di lasciare un messaggio, un educazione. Mentre i racconti di vita vissuta sono i più significativi in fatto di formazione in quanto dal vero si apprende molto di più- 

 

Io, come già scrissi, sin da piccolo ho avuto la passione per l’arte, per il canto, (veramente nel contempo c’è stato anche un periodo transitorio nel quale avevo il desiderio di farmi prete ed organizzavo messe in casa imitando il sacerdote della parrocchia. Quando poi ho incominciato a sentire il desiderio delle ragazze ed ho capito cosa mi sarei perso nella vita, ho compreso che la carriera sacerdotale non si addiceva ad uno come me) Improvvisavo piccoli spettacoli in casa per i miei fratelli e per gli amici- Il tavolo si trasformava in palcoscenico ed il manico di scopa, con sopra un barattolo di pomodoro, in microfono. I coperchi delle pentole in piatti musicali: imitavo Celentano, di Capri, a volte mi esibivo per le ragazze che conoscevo con le quali giocavo anche al dottore e all’ammalata. Cose tra l’altro fatte da chiunque a quella età, solo che in me erano talmente radicate che me le sono portate dietro.

Nasco ed inizio come cantante, dopo aver studiato canto alla scuola di Nunzio Gallo, che aveva la sede in Galleria Umberto, con il maestro Conte. Iniziai a frequentare la Galleria ed a conoscere diversi artisti, divenni amico di Mimmo Rocco, di Gianni Rock, futuro Massimo Ranieri, con il quale spesse volte ci troviamo da Mille foglie, una pasticceria nei pressi di Piazza Dante, (da anni non esiste più) a gustare le prelibatezze- Conobbi Mario Merola, Pino Mauro, Mario da Vinci, ed impresari tra i quali, Franco Baldi, manager di Claudio Villa e futuro suo suocero. (Frequentavo Villa quando ritornava a Napoli, e spesso sono stato sulla sua barca ormeggiata giù al molo della Zi Teresa a S. Lucia. Fui presente ad una sua registrazione negli studi Rai di Napoli,  via Marconi, in compagnia del mio amico e proprietario della editrice La Canzonetta, di una canzone, non ricordo di quale edizione del festival di Napoli) Frequentavo i teatri tra cui il Politeama. Quando c’era il festival di Napoli,  io mi trovo dietro le quinte tra gli artisti. Questo mondo mi ha sempre affascinato. La mia prima esibizione canora avviene a S. Prisco provincia di Caserta dove mi esibii con due canzoni del repertorio di Adriano Celentano. Poi ho partecipato a matrimoni, feste patronali, concorsi vari, tramite “Don Ciccio” un impresario della Galleria noto e traffichino. Presi parte a diverse sceneggiate con Susy Stella. Diventata in seguito mio collaboratrice e compagna artistica. In seguito sentii il bisogno di esprimere quello che avevo dentro ed iniziai, a scrivere mie canzoni- Commedie. Poesie. Racconti. Iniziai a recitare ampliando cosi il campo dei miei interessi artistici. Ho fatto veramente tante cose e continuo a farne senza diventare ricco- Non mi interessa.  Le faccio innanzitutto perché è il mio lavoro, e poi perché a me piace farlo e, questa secondo me è la cosa fondamentale che ti ripaga di tutto il resto- Meglio svolgere un lavoro che ti soddisfa anziché farne uno che ti arricchisce economicamente ma ti butta giù psicologicamente ed offende la tua persona, in quanto gli interessi e le prospettive sono di ben altra natura. Poi venne il periodo delle nascenti TV private ed io le frequentavo proponendo al pubblico spettacoli di miei testi teatrali, poesie e monologhi, intervallati dal gioco del lotto. Mi interessavo anche di diversi casting cinematografici, televisivi, tra cui "Forum" "Costanzo Show" "Strano amore" etc.
Tra tutte le cose che ho fatto oppure alle quali ho partecipato, l’esperienza che ricordo con simpatia e che mi ha lasciato un segno è stata la partecipazione al film di Mario Salieri "La dolce Vita", nel 2003, nella scena dell’uccisione del guappo, (dove feci partecipare anche diversi amici e conoscenti nel ruolo di comparsa). Era la prima volta che mi trovavo sul set di un film porno e pur non partecipando alle scene di sesso all’inizio ero un po’ impacciato nel senso che non sapevo come mi avrebbero giudicato, in seguito, tutte quelle persone che mi conoscevano e che avrebbero visto il film. 

Ma poi mi dissi che problema non c’era in quanto se quelli che mi conoscevano andavano a guardare il film perché io avrei dovuto vergognarmi di avervi partecipato e guadagnato? La cosa mi piacque ed ebbi l’occasione di partecipare ad altri due film stavolta, però, mi trovavo sul set tutti i giorni e per tutta la durata dell’intera produzione e vedevo dal vivo le scene di sesso esplicito, in ogni forma, la disinvoltura delle attrici e degli attori, la costruzione di ogni rapporto. Una esperienza indimenticabile- Questi film, trasmessi da Telecapri a tarda notte, sono stati visti da un grandissimo numero di persone . 

Persone a me sconosciute le quali, riconoscendomi, come accadeva quando partecipo alla "Squadra" oppure ad un "Posto al sole", mi fermavano per strada chiedendomi informazioni sulle scene nonché la prassi da adottare per partecipare- Tutti fanno i moralisti, tutti si scandalizzano ma tutti li cercano e li vedono, questi film, comprese le donne- Io, personalmente, non mi sono mai né pentito né offeso per quel che ho fatto in quanto ogni scelta è stata ponderata ed accettata consapevolmente.

 

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