Ma ecco la svolta della sua vita: un giorno litiga e aggredisce un vigile urbano per difendere una vecchietta vagabonda sorpresa in un supermercato a rubare un pacco di biscotti. La scena è seguita a distanza da Don Luigi un giovane capo camorrista dotato di qualità carismatiche notevoli, ammirato dalle donne, per il suo fisico atletico, la sua bellezza e la sua eleganza, accompagnato sempre da due avvenenti ragazze. Don Luigi, occulta la sua attività dietro la facciata di una rispettabile e rinomata ditta di appalti e costruzioni. Egli da diverso tempo sorveglia il ragazzo ammirandone le gesta e scoprendone le potenzialità-
Ha capito da subito che c'è buona stoffa in lui. Il ragazzo è intelligente, capace, e può fare e dare molto di più. In lui, così sfrontato e coraggioso, rivede il defunto fratello scomparso prematuramente in un agguato. Appianata la divergenza con il vigile, convoca Aldo nella sua residenza montagnosa.
Aldo conosce di fama don Luigi ed ha sempre sognato, desiderato di incontrarlo. Ma adesso al suo cospetto si sente intimorito. Il camorrista comprende il disagio del ragazzo e si comporta con lui fraternamente. Aldo preso confidenza con l'ambiente circostante chiede a Don Luigi in che modo può essergli utile e, farsi onore al suo cospetto. Questi sorridendo e apprezzando la sottomissione del ragazzo, gli fa comprendere che la situazione è inversa sarà egli stesso ad essere utile al ragazzo. In che modo? prendendolo sotto la sua tutela ed offrendogli tutta la protezione di cui ha bisogno per emergere e diventare un numero uno. Gli offrirà l'arma del potere: la cultura.
Dovrà studiare se vuole primeggiare, poiché, gli spiega, anche nella malavita, quella in doppio petto, se si è intenzionati a raggiungere il dominio per comandare il mondo e disporre della vita altrui, bisogna essere culturalmente preparati altrimenti si resterà sempre e solo un delinquente da strada ignorante, insignificante e sfruttato-
Deve comprendere che parole come dignità, onestà, moralità, non servono a nulla se non si è qualcuno e che nella vita quello che conta è il potere che si racchiude nel raggiungimento di determinati obiettivi.
Il ragazzo non è entusiasta della proposta ma non ha scampo perché Don Luigi gliela impone e, lui non può che accettare ed eseguire gli ordini. Viene mandato in un istituto di alto prestigio dove si formano i futuri manager della criminalità e dove persone esperte e qualificate si prenderanno cura di lui. Si trova bene in quell'ambiente. Non gli fanno mancare nulla. Studia e apprende alacremente. Don Luigi è informato periodicamente riguardo ai progressi di Aldo e ne è entusiasta.
Passano gli anni. Aldo non è più il teppista ed il ladruncolo di una volta. Ora è un giovanotto preparato culturalmente con un titolo di studio che l'istituto sistema in una importante filiale bancaria come impiegato ed in seguito come dirigente. Da questa postazione controllerà e guiderà tutti gli illeciti come: riciclaggio di denaro sporgo, droga, prostituzione, traffico di organi umani e deciderà della vita e della morte di chi sgarra. Vedrà coinvolti personaggi famosi ed insospettabili quali: politici, artisti di fama nazionale, sacerdoti, avvocati di grido, notabili, medici, virologi, i quali daranno vita a nuove malattie per arricchirsi vendendo nuovi medicinali. Donne imprenditrici nei settori più svariati. Sarà depositario di segreti di inestimabile valore. Sempre con l'autorevole appoggio dei protettori si dedicherà alla politica per una maggiore sicurezza e per un ulteriore potere, riscuotendo notevoli successi.
Diventerà ricco e prenderà in sposa, Carla, la nipote di Don Luigi, una giovane trentenne, di notevole bellezza. Esile e dai modi e tratti gentile, titolare di un piccolo ristorante. La quale è completamente ignara degli affari loschi dello zio e di suo marito.
Un'improvvisa e grave malattia costringe Aldo ad allontanarsi dagli impegni e a ricoverarsi in una clinica per un intervento chirurgico che non porterà ai risultati sperati. Aldo ha ancora poco tempo da vivere. Trascorre nella sua abitazione l'ultimo difficile tormentato ed inquieto periodo della sua vita rievocando mentalmente il percorso dell'esistenza. Ad un tratto è assalito da un senso di terrore. Per la prima volta si rende conto del male che ha sparso in giro la sua presenza su questa terra e si pente. Lui più volte messaggero di morte nel pentirsi cerca quel Dio che non aveva mai cercato. Chiede perdono a sé stesso per avere infangato, deviato l'anima, e imputridito il corpo. Agli uomini per i dolori che ha procurato. Sente su di sé il peso delle lacrime che ha fatto versare con le sue nefandezze, la sua crudeltà, e l'odore del sangue che ha fatto sgorgare per affermare il potere. Come può riscattarsi? Sa che deve morire e decide di denunciare ogni cosa. Inizia a scrivere la sua storia, per poi farla recapitare a qualche giornale che la divulgherà-
Indica luoghi, date, nomi, organizzazioni, posti segreti dove sono custodite tutte le prove che ha collezionato e conservato.
Ma nel momento in cui sta per sigillare la busta e spedirla è colto da un lancinante dolore al petto, soccorso invano, dopo poco muore. La moglie impossessatasi dello scritto, e resasi conto del grande patrimonio che stringe nelle mani, decide di tenerlo, e lo utilizzerà per propri fini.
Il piccolo ristorante si trasformerà in un hotel di lusso, dove tutti, compreso Don Luigi lo frequenteranno arricchendolo sempre di nuove ed importanti presenze. L'immagine e la dignità di ognuno sono salve ma sempre in bilico. Infatti Carla, ricorderà ad ogni occasione ai suoi frequentatori, ciò che lei gelosamente custodisce.