Stalin rifletté : «Uhm, se diamo loro della tecnologia, in un mondo esterno che è destinato a fermarsi, occorre che siano autonomi nel caso gli attrezzi si guastino. Occorre che ci sia un’officina, attrezzata sia per la manutenzione meccanica che per quella elettrica e un magazzino di ricambi per tutte le varie macchine in uso. Inoltre serve personale qualificato. La selezione degli abitanti si fa un po’ più complessa».

«È giusto» disse Churchill :«oltretutto, se pensiamo di dotarli di elettricità, occorre una piccola centrale elettrica che può essere azionata dall’acqua, ma anche per questo occorre personale e materiale di scorta.»

Il nipote di Mao obiettò: «Bisogna pensare anche all’assistenza sanitaria. Occorre un ospedale, anche di piccole dimensioni, ma dotato di tutte le attrezzature necessarie e di personale specializzato»

«Allora», si intromise ancora Stalin :«bisogna pensare al ricambio delle generazioni. Occorrono scuole per la preparazione di tecnici, agricoltori, medici e dunque occorrono insegnanti e strutture»

«Il discorso si sta ampliando», commentò Churchill: «occorre anche pensare all’amministrazione della comunità, e della giustizia. Se non c’è circolazione di denaro ma solo di beni occorre vigilare che ci sia la razione giusta per tutti.»

Roosevelt pose una questione:

«Dunque, si prefigura una differenza tra i ruoli degli abitanti di questo villaggio: molti lavoreranno i campi, aggiungo duramente, altri saranno a disposizione per le riparazioni, le cure mediche e i compiti amministrativi. Inoltre, questi ultimi, saranno in possesso di conoscenze e abilità che saranno, diciamo pure ad un altro livello rispetto a chi si occupa dei campi. Di fatto, potrebbe crearsi una divisione in classi.»

Zedong: «Questo non succederà se tutti avranno la stessa razione di alimenti che proviene dalla ricchezza comune»

Churchill: «Ma questo è comunismo. Non accetto che tutti siano considerati allo stesso modo. Ognuno deve essere libero di esprimersi come vuole e non sentirsi appiattito dalle regole».

Zedong replicò subito: «È giusto. Si potrebbe però guidare l’estro di ognuno in altre direzioni, come l’arte o la creatività in genere. Inoltre si potrebbero istituire alcune premiazioni annuali, con premi del tutto simbolici, proprio per incoraggiare le persone a distinguersi nella vita i tutti i giorni. Non bisogna promuovere, però, l’idea che l’impegno personale possa avere riflessi su ciò che si possiede oppure sul proprio potere nella società in genere. Altrimenti l’avidità e la corsa alla ricchezza riprenderà in men che non si dica.»

Roosevelt intervenne: «Avete ragione entrambi. Trovare l’equilibrio tra i due modi di vedere non è certamente facile. È vero che alla fine tutti i lavori devono essere considerati allo stesso livello perché tutti quanti sono dedicati al mantenimento della ricchezza comune e della vita del villaggio»

Stalin aggiunse: «Non è facile: l’ambizione è nell’animo umano e per reprimerla, spesso, non basta la cultura e l’educazione, ma serve anche la coercizione. Come ai tempi di mio nonno», poi riprese: «Io vedo anche un altro problema: abbiamo dato per scontato che il mondo, intorno a questo villaggio (che ora immagino grande come una città) si sia estinto. In realtà occorre pensare che esistano sulla terra non pochi sopravvissuti. Cosa succederà se questi vorranno entrare a fare parte di questa comunità? Questi saranno ancora ”immigrati”. Come pensate di gestirli?»

Churchill fu categorico: «Non devono entrare. Assolutamente. Altererebbero gli equilibri raggiunti e romperebbero l’armonia».

Stalin sorrise: «Allora serve una forza armata che pattugli i confini della comunità. Si tratta di un nuovo costo per la comunità. I soldati non potranno produrre intanto che sono occupati a fare la guardia».

Roosevelt suggerì: «Vero, ma si potrebbe pensare ad un servizio di leva. In quel caso il personale  permanente della “forza armata” sarebbe in numero minore. Inoltre si otterrebbe che tutta la popolazione sia istruita nell’uso delle armi, in caso di conflitti con i vicini».

Ancora Stalin: «Sarebbero comunque costi da aggiungere» e poi, ancora: «Voglio anche farvi notare il fatto che stiamo già parlando di armi e possibili conflitti con l’esterno».

«Vero. Non so dove ci stia portando questo nostro progetto. Sembra che ci riporti ai problemi attuali». Disse Churcill.

«Sì, tesoro. Ho capito. È importante che ci sia anch’io. Senz’altro.» era Zedong che si era alzato e, in un angolo della sala, stava rispondendo al telefono. Poi si rivolse agli altri e disse:

«Scusate ma devo tornare a casa. Mia figlia questa sera ci presenterà il suo fidanzato e non posso mancare».

Tutti gli altri sorrisero.

«Questo è quello che succede a chi ha figli ancora giovani. Noi ci siamo passati già tutti. Comunque si è fatto tardi ed è ora di interrompere. Che ne dite?»

Stalin e Churchill approvarono con un cenno della testa, ognuno guardando il proprio orologio da polso.

Churchill chiese: «Ci vediamo ancora il prossimo sabato? Di che cosa parleremo?»

Roosevelt rispose: «Beh, si può andare avanti con questo argomento, anche se non so dove ci porti. Oppure pensavo che si potrebbe fare Star War. Che ne dite?...il Bene e il Male…gli Jedi…»

Zedong approvò: «Può essere un’idea. Devo pensarci, ma non so se riesco ad approntare il costume in tempo.»

«Magari ne parliamo in settimana. Oggi è stato comunque divertente. Arrivederci a tutti alla prossima partita del gioco  “I Poteri forti”.» concluse Stalin, strappandosi dal volto i baffi finti.

Tutti i racconti

0
0
5

PER PUBBLICAZIONE

06 January 2025

LA MEMORIA DEL NATALE Scintillano le luminarie sotto i cieli illuminati dalle tante stelle lungo le strade imbiancate dalla candida neve di dicembre per borghi, città e paesi. Aleggia ovunque nel tepore delle case, sulle tavole imbandite, il confortante profumo dei mandarini sbucciati.C'erano una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
1
8

Il Thurman show

Seconda opera in poesia del ciclo ispirato dall’omonimo film con protagonista Jim Carry

06 January 2025

Sperando non arrivi mai il momento in cui la vita ci unge, ci asseconda. Ma il peggio non sarebbe nemmeno questo. E neanche essere solo ultimo. Saranno tutti quelli che ti hanno mentito fingendo.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
6

La cassa volante 3/3

06 January 2025

Quando i tre uomini si furono saziati con il cibo della loro infanzia, la tavola imbandita scomparve. Al suo posto ritornò ad esserci la cassa. Fu in quel momento che videro li vicino, seduto su un sasso una creatura dalla pelle dorata. Aveva il corpo ricoperto da pezzi di tessuti preziosi. Il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
4
9

...

06 January 2025

C'è un tizio accanto a me sull'autobus. In realtà siamo tanti dentro a ‘sta scatola. Buffo però, ci dicono che il metallo è un ottimo conduttore e questo pullman viaggia con l’elettricità. Ci fosse un incidente l'intensità di corrente ci ucciderebbe? Per ustioni o infarto? Boh. Però è silenzioso. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: praticamente mors tua vita mea. Anche a te buona epifania. A presto

  • Rubrus: Senza arrivare a questi estremi, ci sono signore sorde o quasi che, quando [...]

3
6
25

Freddo all'alba

Fine di un amore

05 January 2025

Era l'alba. Faceva particolarmente freddo. Il mare era di un colore bellissimo e le sue onde sembravano luccicare come perle grigie. Romina camminando lungo la strada del porto guardava l'alba e il cielo ancora assonnato che si specchiava in quel mare che le faceva compagnia ogni mattina andando [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
6
21

A.I. 2058

05 January 2025

15 Aprile 2058: è il compleanno di Marco svegliato dalla voce di Delphy, l'umanoide tuttofare che già è alle prese con un tostapane appena acceso e in attesa di abbrustolire due fette di pane in cassetta. La voce di Marco è ancora imbrattata di sonno ma sufficentemente chiara per impartire ordini. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: 2058... ancora 34 anni!
    ... la vedo dura...
    Piaciuto

  • Lo Scrittore: per poterci parlare nel 2058 dovreste fare solo una seduta spiritica, forse [...]

1
1
12

La cassa volante 2/3

05 January 2025

Melchiorre era circondato dalle sue amate api. Chiuse gli occhi e fece un profondo respiro. L’aroma speziato del miele d’Euforbia lo avvolse. Quando riaprì gli occhi era nella caverna. Dove prima c’era la cassa ora c’era una tavola apparecchiata. Le brillanti luci di tre candele intarsiate facevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
18

D'improvviso Lei

04 January 2025

D'improvviso lei, passi di farfalla dalle gote di velluto chiaro sotto il mare blu dei suoi occhi, a volte nascosti dalle onde bionde dal profumo di vaniglia come una dea. Oh, è un tuono nel centro del mondo a spaccare le mie sicurezze d'acciaio, lei l'unica, la sola rosa scarlatta nel deserto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
6
23

Poteri Forti 3/3

04 January 2025

Stalin rifletté : «Uhm, se diamo loro della tecnologia, in un mondo esterno che è destinato a fermarsi, occorre che siano autonomi nel caso gli attrezzi si guastino. Occorre che ci sia un’officina, attrezzata sia per la manutenzione meccanica che per quella elettrica e un magazzino di ricambi per [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • zeroassoluto: Savi... è inutile agitarsi: non ci sono soluzioni razionali!
    Ci [...]

  • Savi: Ciao zeroassoluto.
    Come sarebbe bello, per davvero.
    Ma sono sicuro [...]

4
6
24

Seconda stella a destra...

Esercizio di scrittura sull'incipit di "Io sono leggenda" di Richard Matheson

04 January 2025

Nei giorni come quello, in cui il cielo era coperto di nuvole, Alberto era sempre giù di corda. Di notte non avrebbe potuto contemplare la seconda stella a destra, come provava a fare ogni sera, da tre anni a questa parte. La seconda stella a destra... la loro Stella! La sua Rosanna era a 1000 [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: A proposito di "Io sono leggenda", la versione cinematografica migliore [...]

  • zeroassoluto: Grazie a tutti!
    Le stelle e la luna sono sempre compagni degli amori lontani.

2
2
12

La cassa volante 1/3

04 January 2025

I raggi del sole colpivano implacabili tre uomini, che in groppa a tre cammelli procedevano nel bel mezzo del deserto. Gaspare, l’ultimo della fila, guardava la schiena dei suoi compagni di viaggio, ripensando al motivo per cui si trovava in mezzo a quella fornace. Alcune settimane prima Melchiorre [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
6
19

Poteri Forti 2/3

03 January 2025

Tutti avevano ascoltato con attenzione e fu Churchill jr. a parlare: «Purtroppo è tutto vero. Sono d’accordo. Per la nostra generazione anche abituarci all’uso dei computers e di internet è stato frutto di sforzi e di pratiche a cui non eravamo fino ad allora abituati. La nostra pratica all’apprendimento, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Ciao Savi, buon anno e a domani.

  • Savi: Grazie Walter.
    Buon anno anche a te e a tutti quanti i lettori di LDM. 👋😊

Torna su