Quell'abbaiare continuo mi irrita, mi impedisce di concentrarmi sulla lettura. Cosa faccio? Chiamo i vigili, la protezione animali? Se abbaiano in continuazione ci sarà un motivo.

Per quieto vivere desisto. La vita è già tanto complicata, meglio evitare ulteriori problemi. Non è nelle mie corde creare conflitti. Devo trovare il modo per escludere questo suono che mi avvolge e mi graffia la pelle. Perché, devo dirlo, il disagio è anche fisico. 

 Un po' di musica servirà sicuramente a risolvere il problema, almeno momentaneamente. 

Metto un CD e riprendo la lettura. 

Le note scaturiscono lente, poi il volume sale e il ritmo diventa incalzante. Mi dà come una sferzata di energia. Il Bolero di Ravel è uno dei miei brani preferiti. Chiudo il libro e mi faccio cullare dalle note. Mi sento bene, l'inutile latrare dei cani è fuori dal mio campo uditivo. Finalmente!

Quando inizia il brano successivo sono già in uno stato di torpore caldo e gradevole. 

Mi addormento a metà del pezzo e sogno.

È sera, dall'orizzonte un'enorme luna piena mi guarda ammiccante. La sua luce mi permette di distinguere ogni particolare e avvolge di magia ogni cosa. 

È bello questo cimitero! 

Difronte al cancello c’è un enorme Sacrario, è quello dei Crespi. Ai lati del vialetto un prato costellato di tombe antiche. Il primo settore è quello dei bambini.
Vado sul prato, l’erba umida mi solletica i piedi nudi. La sensazione è gradevole e il silenzio è totale. Finalmente un po’ di pace. Mi soffermo ad osservare le lapidi, le foto e le date. Velocemente faccio i conti. Quanti anni aveva questo bambino? Due anni. E questo? 10 mesi. A quel tempo l’indice di mortalità infantile era elevato.

Mi incammino verso il mausoleo, mi siedo sulla scalinata e mi guardo intorno. Che strano! Sento ancora la musica. Chissà da dove proviene?

Quello che accade dopo non mi sorprende, non mi spaventa, anzi mi affascina.

A suon di musica le tombe si aprono, gli scheletri escono scrollandosi di dosso la terra stranamente soffice e impalpabile. 

Uno scheletro col cappello a cilindro si avvicina a quello di una donna in abito azzurro.

Si inchina, la prende per mano o almeno per quello che ne resta e iniziano a danzare. 

Altre tombe si aprono e altre coppie si uniscono alla prima. Ben presto tutto il cimitero diventa un'enorme sala da ballo. 

Sono affascinata, mi sarei aspettata movimenti meno fluidi, invece questi scheletri volteggiano nell'aria con una leggerezza inimmaginabile. 

In realtà quelle ossa non dovrebbero nemmeno aderire le une alle altre. 

Cosa le tiene insieme visto che cartilagine, muscoli e nervi non esistono più?

《Non porti domande alle quali non puoi rispondere. Il tuo cervello umano è troppo poco sviluppato per comprendere》

Mi volto di scatto in direzione della voce.

《Chi sei e cosa vuoi dire? Fatti vedere》

《Dico che certe cose non puoi capirle. Devi accettarle e basta》

《Non mi sembra un atteggiamento corretto. Ogni cosa deve avere una spiegazione scientificamente accettabile》

《Davvero ne sei convinta? Nulla di quello a cui stai assistendo ha una spiegazione scientifica. La Scienza sostiene forse che i morti possano uscire dalle tombe e mettersi a danzare?》

《No, certo che no》

《Allora perché ti domandi cosa tiene insieme le ossa e non come possa accadere tutto questo?》

《Sto sognando, lo so. Mi sono addormentata alle note della Danza Macabra di Saint-Saëns. Nulla è reale, ma la faccenda delle ossa mi incuriosiva》 

La sento ridere sommessamente. Devo sembrarle stupida e non posso darle torto.

《Non hai risposto alla mia domanda. Chi sei? Ti ho chiesto anche di farti vedere. Vieni fuor》.

《Hai uno specchio?》

《Che dici? Secondo te sogno di andare per cimiteri e porto con me uno specchio? E poi… che c’entra?》
《C’entra eccome! L’unico modo per vedermi è guardare in fondo ai tuoi occhi, ma molto in fondo. Io sono quella parte di te che tieni ben nascosta e che liberi solo quando scrivi. Sono quella parte di te che crede alle streghe, ai vampiri, ai licantropi e alla magia. Ti è chiaro ora? ≫

《Sì sì, ora ho capito. Ma dimmi, visto che ci siamo... non hai un modo per far smettere quei cani di abbaiare? Non li sopporto più. Mi impediscono di concentrarmi sul lavoro, sulla lettura e su qualsiasi cosa richieda attenzione》
《Qualcosa ci sarebbe, ma esiste solo nella tua… nella nostra fantasia. Prova a far loro un sortilegio》 
Scoppiamo a ridere. La risata attira l’attenzione degli scheletri che si fermano, ci guardano e scoppiano a ridere anche loro. Mi vergogno. Questo è un luogo di pace e di dolore e noi ridiamo, ma in fondo se anche i morti ridono non è poi così brutto e non dimentichiamolo, questo è un sogno e nei sogni succede di tutto.
Apro gli occhi. Il CD è finito. Silenzio. Tiro un sospiro di sollievo. Finalmente quei cani hanno smesso di abbaiare, posso riprendere la lettura in santa pace. No… ecco che inizia di nuovo il concerto. Il coro per “cani e basta” riprende alla grande. 

《Senti, “parte di me”… non mi hai detto nemmeno come posso chiamarti... “Parte di me”, per piacere, fai una magia. Falli smettere》

Tutti i racconti

2
4
18

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: '... cosi via, veloce, tra Galassie sconfinate, senza una sosta, tra mondi [...]

  • Adribel: Ironico, sarcastico, amaro, eppur vero.

1
0
11

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
5
16

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Ciao Walter. Ma come... non ti piace la faccia del mio nipotino? Anche Pata, [...]

  • Lawrence Dryvalley: La Steffilongo procurerà altri lavoretti a Vito, forse non scherzava [...]

3
3
20

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

  • Lawrence Dryvalley: Bella questa serie "I Ricordi del Becchino"... Letti e like ai due [...]

10
12
82

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
13

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

1
6
18

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Teo Bo: Grazie Law per il benvenuto e per esserti divertito leggendomi. Aspetto tuoi [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie a te in anticipo per l'interesse ai miei testi, li trovi elencati [...]

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
24

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su