Capita a molti
Quando meno lo si aspetta
Una macchina
Le mani al volante ed uno sguardo stanco dalla giornata
Unico obiettivo, tornare a casa
Clacson volgari si uniscono a gesti delle mani al cielo
Una radio che trasmette notizie di come oggi sia la nostra società
Frettolosa, indaffarata, incupita
Tasto 1: Come ricchi governino paesi, rendendo il pensiero non più libero
Tasto 2: Come comici da folle visioni creino movimenti al di fuori del sistema, rendendosi conto che lo stesso non lo ha mai abbandonato
Tasto 3: Donne che terrorizzano uomini, al punto di eliminarle
Tasto 4: Le borse crollano.
Tasto 5: Sport – Sport – Sport
Ho ancora una chance
Tasto 6
L’indice parte da lontano, puntandolo
E giù che affonda
Pubblicità di fermenti lattici
Cosa c’è di meglio che purificarsi mi dico
Le prime note non mi ricordano nulla
Accordi di chitarra
Sembra un motivo americano
Scorrono i minuti e il mio viso mostra il ritrarre delle labbra
Di soddisfazione e compiacimento
All’esterno i rumori si zittiscono
E le mani sembrano stringere il volante della vecchia Renault 4
Non sono più solo in macchina
I vecchi amici sono li, con me
Chi ride, chi dorme, chi parla di lotte di classe
Il fumo di erba invade l’interno
E le nuvolette non ci rendono di certo santi, ma beati certamente
Ci si ferma in quel campo
E a portiere aperte scendiamo a sentire l’odore della terra
Perdendosi in tramonti, dietro dormienti montagne
Assaggiare uva sputando acini lontano
Sedersi in cerchio come guerrieri Navajo
Parlare per ore a volte ridendo a volte meno
Sembra un vero film
Un remake
Io penso solo un ricordo depositato in un cloud della nostra testa
Pronto quando occorre, a venir fuori
Ascoltando una vecchia canzone