Sì
Il mio nome è Blue
Molti si domandano il perché di un nome così
A volte anche io
Penso sia più semplice di quello che sembra
Ma a me non va di dirlo
In fondo che importanza ha
Una volta mi dissero che il nome fa capire chi sei
Da dove vieni e dove vuoi andare
Io non gli ho creduto molto
Ho la testa tra le nuvole si, ma quando voglio sono con i piedi ben a terra
E poi perché un nome dovrebbe far capire da dove vieni
E soprattutto cosa interessa agli altri dove io possa andare
Quando stringo una mano per conoscenza e mi presento, beh, l’esclamazione è sempre la stessa
“Davvero? oppure “Ah sì?
E in una scena tragicomica io che rispondo “Eh già”
A volte è esilarante, a volte un po' noioso
In tutto questo ho lo stesso ed unico pensiero
Il nome non lo scegli
Quando nasci viene deciso
E non da te
Non contesto la cosa sia ben inteso
Immagino non avere un nome fino a quando non hai il barlume della ragione
Fino ad allora che potrebbe succedere
La gente avrebbe inventato di tutto per attirare la mia attenzione
“Ehi tu”, "Pssss” – “Allora ti chiamerò...”
Troppo complicato
Dispersivo
Sono felice del mio nome
Mi sento particolarmente euforica anche
E immagino alla mia maniera quello che mi fu raccontato in parte
Sento gli odori di erba schiacciata da corpi che vogliono amarsi
Di fiori che chinano il capo per discrezione, poi volgendolo
Dell’acqua che rallenta il suo corso per non disturbare
Di ghiri che strabuzzano gli occhi appesi ad un ramo
E lumachine che attraversano quel sentiero in coda, come una famiglia
E gli alberi
Sì
Gli alberi che con le loro cavità, che sembrano grandi occhi, calano le fronde per creare una magia
Le lucciole illuminano quel luogo così intimo, giocando ad intermittenze
Formando cuori o visi sorridenti
E girandosi, la notte
Davanti agli occhi,
Sono abbracciati e raccolti in una copertina
E contano le stelle
Piccole e grandi
Luminose o meno
Ma tutte incollate su quella tela
Una tela blue