L’ultima pioggia (14-08-2018)
Percorrevo da ore quell’autostrada
Avevo gambe indolenzite e occhi stanchi
Ma sapevo in cuor mio che sarei stato ripagato all’arrivo a casa
Dal sorriso dei miei due amori
Salite
Discese
Ed il sole che a volte sbucava curioso e prepotente
E a volte si nascondeva dietro grigie nuvole dalle forme strane
Sono sicuro che se fossimo stati tutti insieme, avremmo potuto dare un nome a ciascuna di loro
Le colline avevano quel color verde che riempie il cuore di gioia e fan luccicare gli occhi
E cosi il mio era colmo per quello che la vita mi aveva offerto
L’uomo aveva sapientemente fatto terrazzamenti su quelle scoscese
E le vigne avevano potuto mostrarsi nella loro massima maturità
Ne sentivo quasi il gusto
Immaginandomi con un calice dove facevo roteare quel rosso sapiente
L’odore del mare arrivò gradualmente
Quasi come un prurito al naso, ma piacevole
Quando mi si spalancò in quella grande curva, mi sentii come un bambino
Come quelli che lo vedono per la prima volta
Che con i piedi nudi si avvicinano all’acqua con curiosità e paura
Stavo quasi arrivando a Genova
E chissà perché ebbi un fremito
Pensai all'aria fredda della macchina
Gocce di acqua iniziarono a bagnarmi il parabrezza
Ed il traffico aumentare
Quando imboccai quel ponte e caddi nel vuoto, senza poter avere ali, vidi solo poche immagini della mia vita
I miei amori
E l’ultima pioggia mista a lacrime