Sì la felicità.
Termine bellissimo.
Quando possiamo dire di essere davvero felici?
Non credo che bisogna affidarsi alla parola.
È una cosa cosi intima che anche dirlo è molto difficile.
Esprimere al meglio e farne coinvolgimento.
Anche se si tratta della persona amata, che avrà anche lei identica questione.
Bisogna chiudersi al silenzio in una stanza e lasciare correre la mente.
Ho provato a farlo.
Ho visto me piccolo che stringevo la mano al mio papà che mi portava in villa comunale a vedere i cigni bianchi nel laghetto e mi rassicurava quando davo loro il mangime.
Ho visto me quando ho avuto il mio primo vero amico a cui raccontare le cose più stupide del mondo.
Ho visto me quando fui premiato per quella splendida partita che ci portò a vincere il campionato.
Ho visto me quando per la prima volta feci un percorso lunghissimo con la bici ,mantenendomi in sella, ed assicuro avvenne a tarda età.
Ho visto me quando chiesi il primo appuntamento a Ester, una ragazzina dai capelli rossi che mi baciò con la cicca in bocca.
Ho visto me conquistarmi il posto di lavoro in una città dove era ed è difficile farlo.
Ho visto me guardare sposare tutte le mie sorelline ed essere anche un po' geloso, come un padre.
Ho visto me quando mio figlio nasceva in casa e l'avevo in braccio pochi istanti dopo tremolante dal freddo, così indifeso e vulnerabile.
Vedo me ancora desideroso di quella stessa felicità che ho avuto e voglio ancora avere.
La vita è davvero affascinante.
Lottare, amare, soffrire, conquistare.
Sì.
Vale la pena farlo, per capire cos’è la felicità.