Lo spazio intorno

Nessuna forma di vita 

Tavole di legno formano un piccolo ponte

Affaccia nel vuoto e si vede la Terra

Le tavole cigolano al mio passaggio

Oltre non si può andare

La mano appoggia a terra 

Mi siedo lentamente

A cavalcioni nel nulla

Il silenzio da lassù

Così penetrante e convincente

Respiro profondamente per darmi forse coraggio

Ma in cuor mio so che nulla può accadere

Perché son qui

Io

E di fronte la nostra Terra

Nostra si

Illuminata a giorno di notte, dove chi vive è meno attento

Meno di chi illumina la propria stanza con una candela mozza

Paesi sono coperti da polvere molto fine

Lo chiamano progresso

E immagini anche i volti di chi vive lì

Convinto che il sorriso comunque non li abbandonerà mai

Grosse macchie nella vegetazione

Indicano come mille e mille alberi hanno conosciuto l’uomo

E privati della libertà

Del respirare e far respirare

Anche i fiumi, una volta avevano braccia e dall’alto sembravano ramificazioni come un grande albero

Con colori chiari 

Fragorosi quando decidevano di tuffarsi dall’alto di cascate

Bagliori e fuoco

Di chi preferisce le armi al dialogo

Urla

Di chi è costretto a scappare

Non si dovrebbe mai permettere di poter essere cacciati da dove uno nasce

Chi nasce dalla terra, in quella terra, ha ancora le radici al suo interno

E niente e nessuno potrà mai estirparle

Pianti

Senza più nessuna età

Tutti lo fanno

Ma vedo anche chi non piange più

Il mio punto di vista

Certo 

Visto da chi vede dall’alto

Ma che non vede l’ora di poter essere fra tutti loro

E poter raccontare che le cose hanno sempre più facce

E si tratta solo di scegliere la più giusta ed umana

Umana

Mi rialzo e rifaccio il ponte di assi di legno

E le stelle formano la scala che mi farà scendere

Tutti i racconti

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Call Center

23 November 2024

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La felicità perduta

23 November 2024

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23 November 2024

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I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

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  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

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Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

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Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

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Una mattina alle poste

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Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

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