Aveva due grandi specifiche manie. Convivevano in lui alla pari. Una lo induceva ad essere un fanatico ammiratore e cultore del fascismo e l’altra lo condizionava tanto da identificarne la personalità come quella di un mistico invasato visionario, che aveva fatto della religione cattolica cristiana il suo cavallo di battaglia.

   Si chiamava Beniamino. Basso di statura, di un’età circoscrivibile tra i sedici ed i vent’anni nell’arco temporale fine anni sessanta-primi anni settanta, con occhi e, si sarebbe detto, anche movenze di furetto burattinesco, faceva spesso parlare di sé, o mostra di sé, nel quartiere dove abitava.

  Capitava che s’affacciasse al balcone di casa sua, con una tromba facesse un paio di squilli e subito dopo gridasse : - Forza camerati, siam fascisti, noi siam veri fascisti! I migliori guerrieri! Viva sempre, sempre sia vivo il nostro duce! Urrah urrah!- Tali esternazioni avevano più vigore quando si era in periodi di campagna elettorale. Se nella strada dove abitava avveniva il passaggio di un furgone o di un camioncino con un altoparlante che diffondeva slogan e promuoveva candidati di una certa fazione al trono politico, Beniamino si sentiva ancor più ringalluzzito. Le sue uscite e “sparate verbali” sul balcone risultavano particolarmente vibranti e potenti. Nessuno si era mai sognato di segnalarlo o denunciarlo per una verosimile apologia; le persone, amici, conoscenti ed estranei, si limitavano a guardarlo, a constatarne la stramberia ed in generale a farsi quattro risate.

L’altra caratteristica che lo contraddistingueva, faceva di lui una sorta di visionario predicatore che diffondeva il suo verbo e trattava gli ascoltatori, più abituali che occasionali, di ogni sua esternazione sproloquiante come delle possibili pecorelle smarrite da ammonire e convertire. Diceva e ripeteva più volte di aver visto La Madonna o Gesù Cristo o qualche altro santo abbastanza comune in quel territorio in dei posti particolari come le pendici di una collina nei dintorni, o in un anfratto o in una grotta, o in una campagna nelle vicinanze della sua città.

Degli amici lo provocavano: - Ah, he visto ‘a Maronna ‘ncopp’ ‘o Turiello? Ma si’ sicuro? Nuje ce jammo spisso ma nun l’avimmo vista mai…- 

-Aeeh, e che vulite vere’ , e che vulite vere’?!- era la sua reazione piccata. –Vuje nun ‘a putite vere’, nun putite vere’ a nisciuno, pecche’site dei miscredenti, peccatori e miscredenti!- 

- Noo, pe’ piacere, Beniami’, nun dicere accussì, ti crediamo, ti crediamo!-

- Vi dovete assolutamente pentire e convertire, si no nun site cchiu’ figli ‘e Dio! Dicite ‘e preghiere, recitate ciento e ciento Avummaria e Paternosto. Sulo accussì tenite ‘na speranza ‘e salvezza!-

I suoi “veementi predicozzi” li accompagnava con toni di voce ed espressioni del viso da “santone illuminato”. Strabuzzava anche gli occhi e congiungeva le mani. Poi, quando gli era possibile, andava a passo spedito verso la chiesa più vicina, entrava e ci stava dentro un bel po’ di tempo. Ma non permetteva a nessuno di accompagnarlo o di seguirlo.

Ecco perché in quella zona, ed in luoghi limitrofi, della citta’ di S. , Beniamino, personaggio singolare, pazzoide, stravagante, ma in fondo simpatico, fanciullesco e soprattutto innocuo, era diventato per tanti indigeni una sorta di “beniamino del popolo”. 

                              C.G.

 

       

Tutti i racconti

0
0
2

La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
25

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
15

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Caro Gianni, purtroppo è così dovunque e per la stupidità [...]

3
6
28

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
22

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

12
15
87

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: E bravo a Lumiukko siciliano, che resiste e non si scioglie...
    Un bel racconto [...]

  • ducapaso: il primo appunto riguarda il pupazzo di neve: in otto mesi non si è [...]

0
3
15

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

  • zeroassoluto: Ma non so perché le prime due parti sono in programma il 20 e il 21 [...]

2
7
21

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
23

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Crocifissa sarà nata sicuramente in uno dei tanti paesini del sud dove [...]

  • Ellissa: credo tu debba rileggere il racconto almeno tre volte.
    Il tuo commento [...]

3
4
20

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

  • zeroassoluto: Il signor ICTUS è terribile e occorre essere molto vigili e capire subito [...]

Torna su