Cercavo un titolo
Ma stasera non avevo legami di alcun genere
E così sono andato nella stanza e ho preparato una valigia
Non devo partire
Ma volevo solo creare un avvenimento
E cosi sono uscito
E sono andato alla stazione
Al deposito dei bagagli
Ho ritirato il mio biglietto
L’ho infilato in tasca e sono uscito
Ho creato un’azione
Se mi avessero ritrovato, che so, in un vicolo, avrebbero capito di certo chi fossi stato
O se una macchina mi avesse trascinato sotto, avrei potuto dare prova che io ero li
E non nella mia stanza di casa
Ma tutto ciò non bastava
Presi un biglietto della metro
E attratto dal colore della linea gialla, ci salii
Non sapevo quale fermata avrei mai potuto prendere
Ma avevo un altro biglietto
E avrebbero potuto dire del mio percorso, quando, su una panchina di quel sotterraneo, mi avessero trovato completamente ubriaco, attaccato a quella bottiglia ricoperta da un giornale
Comprai anche un quotidiano, che riportava la data di stampa
Le prime pagine non parlavano di me
E neanche in quella della cronaca nera
Non era accaduto niente fino a quel momento
Ma se fossi caduto davanti ai colpi di quel baby rapinatore, avrebbero potuto ricostruire e sapere qualcosa in più di me
Avevo due biglietti ed un quotidiano
Non ero uno sconosciuto
Quando passai su Ponte Milvio, avrei voluto avere anche io uno di quei lucchetti, che in molti avevano lasciato
Lasciai un filo del mio paltò
Lungo e nero
Un segno di passaggio
Gli feci un bel nodo e proseguii
Lasciavo tracce di me
Volevo sparire o attirare l’attenzione
Non mi era affatto chiaro
L’umidità entrava nelle ossa
Era quasi l’alba
La città si stava svegliando lentamente
Presi un caffè ad un piccolo bar, dove prostitute davano il fianco a poliziotti
Le occhiaie che mi vidi nello specchio dietro al balcone, mi fecero sprofondare
Ero uscito per cercare un titolo
Forse “malinconia”
Forse “disperazione”
Forse “mi sono perduto”
Cercai di nuovo la via di casa
Volevo sentire e vedere l’effetto che mi avrebbe fatto
Avevo paura
Di chi ero o fossi diventato
Ma avevo anche voglia di me
Ripassai da Ponte Milvio e ripresi quel filo, infilandoci quel bottone riposto nella mia tasca
Mi richiusi il bavero
Nella metro buttai quel giornale dentro un cestino
E quando ritirai quella valigia vuota, ringraziai con un sorriso
Forse quel titolo che mi mancava era “serenità”
Da qualcosa dovevo pur ripartire