Maledetto treno, più si avvicinava a quella stazione e più mi rendevo conto di essere una traditrice. L'unico uomo che avevo mai amato, fin da quando la mia giovane età me lo imponeva, era diventato per me un ricordo da cancellare, eliminare inesorabilmente. Per lui non provavo più quello che forse quindici anni prima mi aveva portato a lasciare la mia famiglia, la mia casa; tutto quello che per una ragazzina di venti anni è vita, aria.

Scendo, mi aspetto di vedere il mio amante da un momento all'altro; cerco una maglietta arancione; ricordo solo quelle parole. Ed eccolo lì, di fronte a me, nel caldo di una stazione gremita di persone che vanno e vengono. Mi saluta, un bacio sulla guancia e lo seguo come se non ci fosse mai stato nessun altro nella mia vita. Uno scambio di sguardi intimi e erotici ci tiene compagnia durante l'attesa della metro che ci porterà al suo quartiere. Baci rubati nel collo, emozioni che fatico a reprimere; parole superflue, dette per alleggerire il momento, troppo intimo per entrambi.

Sono lì a casa sua, nuda; era questo il mio scopo, capire se veramente fossi in grado di fare una cosa simile. Aimè, mi resi conto che quella doccia, quei momenti, furono fatali. Fecero scaturire nella mia mente tutta una serie di dubbi che non tenni in considerazione fino a quando non mi addormentai tra le sue braccia, stanca dalla lotta fisica e sensuale che si svolse tra noi.

Un insieme di emozioni, rubate l'uno all'altro, una carnalità troppo seria per non essere considerata. Mi stavo innamorando, senza avere la più pallida idea di come avrei affrontato chi quella sensualità l'aveva tenuta per se. Mentre rientravo, sullo stesso treno, speravo di non essere scoperta in una simile azione. Bologna mi riaccoglie, tace, è complice di quello che sarà. Quando lo rivedo, spero solo che non abbia capito; i miei occhi parlano troppo per essere quelli di sempre, ma lui non vede; mi bacia e ritorniamo a una realtà ormai persa, compromessa; finita.

Non lo amo più.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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    Buona giornata

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
    @Dario: un corso accelerato [...]

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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  • Rubrus: Si diceva lo stesso della TV, del cinema, dei fotoromanzi... internet è [...]

  • Gennarino: Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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