Imprevisto incredibile impensabile, entrò in lui, s’allargò e prese a rodere, a danneggiare. Lo subì un giovane uomo dalla vita che rientrava in certi canoni di normalità, molto difficilmente sbandava-deragliava e precipitava in stati di fatto aberranti-rischiosi. Per tale ragione, la scoperta fu ancor più portatrice di un trauma per il suo intendere e volere.
Si dice che occorre proteggere i deboli, i vecchi, i malati, i bimbi, ma, per godere di bellezze ed estasi di orgasmi, in ubriacature che congiungono splendide turgide verghe ad accoglienti portali aperti viene tralasciata la protezione del sesso. Eppur questo meraviglioso atto/dono ricevuto e goduto dagli esseri viventi di tutte le specie contiene germi di pericolosità per gli organismi.
Hiv… H I V… Tre lettere, tre sole ma testimonianza di una pesante sentenza… Maledetta sequenza… Maledetta parola, virus, V I R U S, intrufolato, entrato di soppiatto, subdolamente, dannato invasore… ma come?! Come?! Come è stato possibile?! Come è potuto succedere?! Senza la certezza di una “lei donna”?! Solo un sospetto! Un vago sospetto!
Alla scoperta con le analisi di avercelo dentro, la caduta a precipizio del morale, la disperazione, la rabbia, il pianto… tempesta addosso che travolge la persona/fuscello e fa sembrare che ci sia un che di grave, se non di irreparabile…
Nessuno, nessuno tocchi o infierisca sulla vittima, è già ferita, dilaniata nello spirito…
Nessuno, nessuno si erga a giudice – censore –predicatore, il destinatario è già sotto la propria rabbia, il proprio pesante rimprovero, il proprio maledirsi…
Non cani sguinzagliati per aggredirlo, incitati da inquadrati benpensanti, lui è già diventato grande preda di una dannata situazione…
Si stendano, invece, teli soffici e protettivi di comprensione e solidarietà…
Si lancino ponti di aiuti morali, ancore di salvezza spirituale…
Ce la farà ce la farà risorgerà, mentre continuerà, per degli strascichi di tempo, il mantra interrogativo su come come come come è potuto accadere?!