Queste quattro pareti mi circondano da così tanto tempo
Che non ricordo neanche più da quanto
E non ho finestre dove guardare fuori
Avrei voluto cosi tanto guardare le stelle
O semplicemente annusare la rugiada del mattino
Ma quella donna aveva voluto cosi
Colei che disse essere mia madre
Rinchiudermi, perché avevo disobbedito a mio padre
E svanire così alla sua vista
E agli occhi di giovani che mi avrebbero sorriso e magari fatto innamorare
Non avevo più abiti, da cambiare alla mia vecchia bambola
E anche i miei ormai, erano completamente lisi dai giorni trascorsi
I capelli lunghi ed unghie ormai consumate da muri impenetrabili
Freddo ai piedi e il cuore abbandonato
Sentivo che non avrei passato ancora molte notti a domandarmi il perché
Volevo abbondarmi in quella stanchezza che era sempre più forte
E volare via da quella stanza
Sopra una nuvola che aveva bussato alle mie pareti
E portarmi cosi nel blu della notte
Dove le stelle mi avrebbero mostrato la luce che avevo ormai perso
Avrei lì incontrato quel sorriso
E sempre li, fatto cucire l’abito più bello del regno
Forse sarà stasera
Forse sarà domani