Se dovessi rivivere di nuovo quell'avventura lo avrei rifatto volentieri, ma, ehi, non avrei potuto proprio raccontarlo. Chi ci avrebbe creduto oltretutto?
Gardner non era da meno comunque, sebbene non ci spiegavamo proprio il motivo di quel messaggio: ANDARE AL MARE.
Senza un luogo preciso (non ci avevano segnalato nessuna posizione) avevano seguito il semplice istinto. Cosa comune fra maghi, no?
«Okay, Louise-Ann, siamo al mare.»
«E ho persino guidato io!» risposi.
Non volavamo, e poi io adoravo portare la mia malefica Smart!
«E adesso cosa si suppone che dovremmo fare?» Chris, per quanto amasse incognite e avventure, non si capacitava di trovarsi di fronte a quell'enigma. E poi sapevo che si sarebbe aspettato qualcosa di più potente rispetto a quell'incantesimo di pulizia. Eppure, lo era stato.
Mi aveva addirittura quasi sfinito. Questa, però, era una sua faccenda personale. Io non potevo comprendere a pieno le altre persone. Altrimenti avrei fatto la psicologa, non la maga che sa diventare invisibile! Giusto?
«Ascoltiamo Chris, forse sarà come al lago, ci giungerà il solito suono misterioso.» Lui chiuse gli occhi e li strinse facendomi scoppiare a ridere. Feci altrettanto e…
«Avevo ragione!»
Chris sbuffò, «Un punto per Louise-Ann.»
«Non è lontano, però.» Si avvicinò alla riva e mi fece subito segno di seguirlo. «Lou, guarda!»
Lo raggiunsi e solo allora mi accorsi di ben tre monete di sabbia che galleggiavano.
«Monete di sabbia? Ma sono rarissime!» Chris era sbalordito quanto me. Le presi in mano e finalmente compresi.
«Gardner, rendici invisibili.»
Il bello di quel ragazzo era che capiva le urgenze, e i miei improvvisi istinti.
«Dammi la mano.»
Fu molto più facile rispetto alla prima volta. Azionai l'incantesimo dei quattro coprendoci entrambi e una volta arrivati con l'acqua fin sopra la vita ci addentrammo. Chris si guardò intorno sbalordito e mi fece segno con i pollici alzati.
«Puoi parlare!» esclamai ridendo.
Non mi lasciava nemmeno per un attimo ma vedevo di nuovo in lui la scintilla dell'avventura.
Non posso descrivervi ciò che siamo stati in grado di vedere. Era tutto troppo bello, magnifico e immenso. Sentivamo nella testa tutte le voci delle creature marine che ci passavano accanto. Alcune addirittura, senza capire perché, s'inchinavano.
Nuotavamo con le monete, cautamente cercando di non romperle. Se avessimo veramente potuto tenerle con lui avremmo potute studiarle con molta calma poiché esse erano veramente rare! Era impossibile trovare monete di sabbia, anche se ormai io e Chris avevamo una connessione con l'acqua e dunque, di conseguenza, un rapporto con ogni creatura facente parte di essa.
Non ci rendevamo conto della distanza percorsa finché non comparve qualcosa… una luce.
Anzi, LA LUCE! Bianca, a tratti opaca e di nuovo brillante, calma e agitata proprio come il mare.
«Oh! Wow! Cavoli!»
Io invece non spiaccicai parola. La figura che si stagliava in mezzo a quella luce era a dir poco bellissima. Sorrideva, era completamente bianca con dei capelli sciolti e lunghi fino alla sua… coda?
«Oh! Una sirena!»
Chris si voltò allarmato; feci cenno di no. Niente a che vedere con Ulisse e le fauci assassine! O per lo meno me lo auguravo…
«Vedo che siete arrivati. Vi aspettavamo, piccoli maghi.»
Okay, la voce, così soave e melodiosa, faceva proprio pensare alle sirene di Odisseo.
«Tu non sei una sirena! Sei lo spirito dell'acqua!» Avrei dovuto immaginarlo. Eppure, era famigliare.
La sirena - spirito rise, «Esatto, mi vedete così a causa delle vostre conoscenze, non del tutto errate, delle creature dei mari.» Rise ancora, era contagiosa. «Io sono lo spirito di tutta l'acqua. Anche quella che bevete, sì. Mari, fiumi, laghi e oceani appartengono a me.»
«E tu, bambina,» si rivolse a me con un caldo sorriso, ora credevo di ricordare dove l'avessi vista, «Mi hai già conosciuto ricordi?»
«h, tu mi hai salvato da piccola! Eri proprio tu!»
Sorrise, felice che finalmente avessi compreso. E forse non fu l'unica; molte altre questioni divennero finalmente chiare. Mi bastava vederla per avere la chiarezza.
«Mi avete reso un ottimo servizio miei prodi salvando la mia guerriera.»
Accanto comparve il pesce - serpente che avevo salvato al lago.
«Ma non abitavi al lago?» domandò Chris che a quanto pare si era ripreso dallo shock momentaneo.
La sirena sorrise, «Lei è Cimotoe, una nereide che può assumere qualsiasi sembianza essa voglia.»
«Wow, una nereide!» Chris era visibilmente impressionato. La creatura della luce sorrideva, «Io invece sono Kifune.»
Soffiai così forte da spaventare (quasi) la nereide. «Kifune, come…?»
«Esatto, piccola maga. Quel santuario è dedicato a me.»