[N.d.R.] Questo racconto può essere gustato meglio dopo aver letto "Il Mimo" dello stesso Autore

 

«Mi chiamo Marco Restelli e sono il nuovo fattorino» dico con l'aria più disinvolta che riesco a mostrare. «Ciao, sono Anna Arlati, una delle due segretarie dello Studio. Il dottor Galbiati non è ancora arrivato. Ti faccio aspettare in salottino, vieni»

Sono arrivato con largo anticipo sotto il portone di via Senato, dove al terzo piano ha sede lo Studio commerciale 'Galbiati e Associati'. Ho percorso tutta la via fino ai giardinetti. Sono entrato nel bar sotto lo Studio per bere un caffè. Ho cercato di immaginarmi durante le pause delle future giornate lavoro.

Sono le nove e dieci e ancora aspetto, seduto a questo tavolo per riunioni, in questo salottino con le pareti nocciola e delle brutte stampe di paesaggi alle pareti. Che sia un test per misurare la mia disponibilità? Be è finita! Faccio per alzarmi ma sento la porta che si apre ed entra un tipo sulla sessantina, capelli e pizzetto bianchi, jeans, camicia candida, giacca blu sulla spalla appesa all'indice della mano sinistra. «Piero Galbiati» si presenta sedendosi davanti a me, «deve scusarmi per il ritardo ma Il traffico...». Mi presento stringendogli la mano. Penso: “Una buona scusa, spero che in futuro potrò usarla anch'io".

Per una decina di minuti, cerco di raccontargli i miei ventidue anni di vita. La nascita al quartiere "Isola", qualche cosa sulla mia famiglia, gli studi dell'obbligo, le esperienze di lavoro rigorosamente in nero (alcune le ometto e altre le invento), i miei interessi più presentabili come musica e film. Insomma tutto come si usa. Notando nei suoi occhi un interesse pari a quello per un bicchiere d’acqua da parte di un ubriacone, mi zittisco. Del resto mi deve assumere come fattorino, mica come Amministratore Delegato. Adesso tocca a lui. Parla per una mezz'ora dello Studio. Ascolto con l'aria più interessata che mi riesce d'assumere. Riesco a trattenere che: lo Studio è composto di dieci professionisti associati, metà sono avvocati e metà commercialisti; seguono gli affari legali e la contabilità di un numero variabile di società italiane ed estere (mai andati sotto cento aziende); l'organico è composto di quindici contabili, due segretarie e adesso un fattorino. Capisco dal suo tono soddisfatto che gli affari stanno procedendo stranamente bene dati i tempi.

«Voglio raccomandarti», noto che il dott. Galbiati è passato al "tu", «di mantenere l’assoluto riserbo su tutto ciò che maneggerai, vedrai e sentirai nelle tue funzioni. Anna ti farà firmare un impegno di segretezza cui dovrai attenerti pena il licenziamento e sanzioni penali. Sarai coordinato dalle due segretarie che finora hanno svolto quello che ora è il tuo lavoro. Vai pure con Anna che ti mostrerà lo Studio e ti presenterà a tutti» Sono tentato di mettermi sull’attenti e di rispondere "signorsì". Per fortuna mi limito a sorridere, a sussurrare «va bene» e a pensare "stronzo!". Chiude ordinandomi un classico «buon lavoro!» e andandosene fischiettando. (Marco, però non sa che il dottore sta pensando a quando aveva la sua età. A quel tempo si sarebbe trovato sempre in quella zona, ma a quasi cinquecento metri più in la nelle assemblee cittadine, in “Università Statale". Se avessero contestato uno come "lui-adesso", a quei tempi, avrebbe condiviso. Il dottore smette di fischiettare.)

Ok, si comincia, non sembra proprio la vita dei mie sogni ma cerco di pensare positivo. Avrò regolarmente uno stipendio. Potrò rispondere senza improvvisare quando mi chiederanno che lavoro faccio. Sarò anch'io una piccola rotella del tutto. Forse riuscirò perfino ad avere una pensione. Fine. Non mi vengono altri aspetti positivi. «Posso, però, sempre tornare a fare il mimo!» mi dico perché sento arrivare l'angoscia unita alla sensazione d’avere fatto la cosa sbagliata.

Mi torna in mente la ragazza bionda che passava tutti i giorni vicino alla mia postazione, davanti alla Rinascente, nella mia vita precedente (solo qualche giorno fa). “Per favore, non andartene dalla mia vita. Non lasciarmi ferito!” Un’invocazione che avrà presto risposta

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
4

Bello, bellissimo!

18 December 2024

“Ehi, ancora non hai caricato le valigie?” disse Miriana entrando nella grande cucina che occupava tutto il piano terra della villetta di Villa Ciambra. “No, parto domani, spero. L’auto non parte, la devo fare controllare, spero si risolva in giornata” rispose Giacomo alla domanda di sua sorella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
6

Intelligenze

18 December 2024

«Perché?» chiese Lazarus Kurtz, avvocato. Era una domanda insolita, ma tutto il caso era insolito, perciò… «Sono un disinventore» ripose l’uomo ammanettato «e vengo dal futuro. Un probabile futuro. La prego, non mi deluda. Non imposti la difesa sull’infermità mentale». Kurtz sbuffò «Signor...» [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
6

Un altro giorno

18 December 2024

Conosce a memoria i nomi di tutti i mocciosi del quartiere. E loro fanno salti di gioia ogni volta che la incontrano, aggrappandosi alle sue gambe e ridendo a crepapelle, finché le loro mamme, seccate, non li portano via con qualche stratagemma, lasciandola sola a contemplare la strada davanti [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Gianpaolo Furia: Incipit bello,intenso e nitido nelle parole e nella descrizionne. Subito si [...]

0
0
6

Una sera

18 December 2024

Quando Marcello Biraghi entrò in cucina, scoprì che il ragazzo di sua figlia sarebbe rimasto a cena. Era almeno il terzo ragazzo che Patrizia invitava a cena in due anni. Questo a Marcello sembrava di averlo già visto almeno un paio di volte e sua moglie era in grande confidenza. Lo irritava quell'attitudine [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
10
31

Tulipani rosa

17 December 2024

Non sono mai stata brava con le parole ma questa volta ce la metterò tutta. Quindi ascoltami senza interrompermi e prendimi la mano. Volevo dirti grazie per avermi accompagnato un paio di mesi fa in ospedale, a fare una TAC. Sei entrato senza permesso in pieno centro città nella zona a traffico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: ecco, entrare nei panni di una donna o viceversa, nello scrivere non è [...]

  • Teo Bo: Grazie Patapump.

3
8
27

La postina suona sempre due volte 3/3

17 December 2024

Nei giorni successivi, ogni volta, attendevo con allegria il doppio suono del citofono, temendo che, per un motivo o per l'altro, Alice potesse non passare per la via. La sua presenza era un motivo di speranza, una possibilità in più che mi era concessa per aggiungere qualcosa di nuovo alla nostra [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Si tratta di un racconto credibile: quanto a lui, abitudini consolidate, [...]

  • Dario Mazzolini: grazie anche a Luca e Rubrus per i commenti. Alla prossima volta. Con stima [...]

5
11
85

Papààààà!

17 December 2024

Un intenso magone gli vibrava in gola, You Tube continuava a proporre canzoni che sempre più scavavano tra i ricordi di Luciano suscitando emozioni che gli gonfiavano il cuore. Era sempre così nei giorni importanti, quelli segnati in rosso nel calendario, soprattutto al mattino, quando dopo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
21

Effetto domino

17 December 2024

“Sono un panino. E non so neanche il perché", ormai questo pensiero faceva capolino nella mia mente ad ogni mio risveglio, rattristandomi sin dal mattino. Fingere di non conoscerne il motivo era squallido, ma non avevo alcun’ intenzione di incominciare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: A me è piaciuto molto. Attuale e ben scritto.

  • U1494: ben scritta e di un argomento fi attualità

2
6
23

La postina suona sempre due volte 2/3

16 December 2024

Non so se fu un caso o cosa, so che capitò all'improvviso. Avevo lasciato un biglietto vicino alla cassetta delle lettere “Citofonare due volte a lungo”. Non sono sordo, solo che il mio udito è calato e gli apparecchi acustici che mi hanno proposto costano tantissimo e poi, a dire la verità non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: fa piacere notare la cura descrittiva dei dettagli, dalla macchina agli accenni [...]

  • Dario Mazzolini: carissimo Scrittore, grazie di cuore per avermi letto. Sono lusingato per le [...]

8
21
66

Il Nascondiglio

La pace nel rifugio dell'anima

16 December 2024

Mi chiamo B. Sono una cagna, non una cagnolina. Anche se sono di medie dimensioni, questi diminutivi mi sono sempre sembrati riduttivi. Sono fiera della mia natura. Ho 17 anni. "Una bella età!" direbbero molti, ma per me non ha nulla di bello. Sono piena di acciacchi e da qualche anno ho perso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
2
10

La melodia delle fate del vischio. Seconda parte.

16 December 2024

Il grande amico di Carso era Ferdinando. Si conoscevano fin da piccoli. La vita gli aveva fatto percorrere strade diverse. Ferdinando era parroco di un piccolo paesino perso tra le cime delle alte montagne che sorgevano alle spalle del porto. Ogni anno, in occasione delle feste natalizie Carso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piacevole favola natalizia; d'altra parte cornamuse e zampogne sono quasi [...]

  • Piccola stella: Sei un contastorie. mi è piaciuta. grazie

3
9
27

La postina suona sempre due volte 1/3

15 December 2024

In paese mi chiamano l’ombroso o lo scuro. Non hanno torto. D'altra parte vivo una vita solitaria, metodica, quasi autistica, chiuso nel mio piccolo mondo inerme con i suoi piccoli odori. Non ho più affetti a cui voler bene e dedicarmi, ho però i ricordi che spolvero regolarmente. Abito da solo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Bavissimo Dario!
    Giorgio somiglia molto a tutti quelli che vivono da 'separati [...]

  • Dario Mazzolini: carissimo amico mio mi piace molto la tua riflessione. Grazie di cuore ❤ per [...]

Torna su