Permettimi di sognare di te
angelo dagli occhi stanchi
e il viso nascosto dietro quella maschera.
Di quelle tue mani piccole e lievi
che leniscono le mie ferite.
Lasciami immaginare un mondo
dove io e te percorriamo la stessa strada
vicini ma senza conoscerci.
Due viandanti sperduti
nel nulla di un giorno di quasi primavera.
Solo io e te come adesso
vicini, ma mai così lontani.
Lasciami sognare per una volta
che possa essere io a occuparmi di te.
Vorrei stringere le tue mani
e catturarne la magia
accarezzare quel viso nascosto
per infondere la forza necessaria
per andare avanti
ma il sogno non è infinito.
Il canto dell’allodola risuona
nella prima luce rosata.
S’accendono le luci nella camera
e il bianco mi ferisce gli occhi.
Qui tutto è bianco, le pareti,
il letto, il tuo vestito
e questi tubi che entrano
ed escono dal mio corpo.
Vorrei conservare la tua immagine
nei miei occhi di sofferenza
ma il sole irrompe e spazza via il sogno
con le ultime ombre che ancora resistono
negli angoli bui della mente.
Resta soltanto la mia solitudine
e la tua voce affaticata
che mi arriva da lontano
come un raggio di sole
che non mi può raggiungere.