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A Tokyo, in onore del compianto Tedo Naspadata, il più grande maestro di Kendō di tutti i tempi, la Word Sword istituí un torneo per stabilire il miglior spadaccino del mondo. I duecento partecipanti provenivano da ogni dove e praticavano le maggiori discipline concernenti l'utilizzo dell'arma bianca. Al Melosucho Tanavota Arena i finalisti furono tre: una schermitrice italiana, un discendente della dinastia mongola Yuan e un ninja originario di Urinato, un villaggio ai piedi del monte Fuji. La prova finale prevedeva di uccidere al volo e in un sol colpo una zanzara tigre della Malesia all'interno di una struttura di forma cubica dalle medie dimensioni e in plexiglass trasparente. In quell'ambiente singolare di due metri e mezzo in altezza, vi erano collocate varie telecamere sofisticate che sarebbero servite per proiettare le immagini sul maxischermo o in TV, cosicché il pubblico, sia del palasport sia da casa, potesse assistere alla gare. La competizione ebbe inizio. Dall'esterno il giudice sportivo aprì un mini vasetto in vetro e lo appoggiò dentro una fessura di quella piattaforma in rivestimento metacrilato, per liberare una ronzosa malesiana destinata alla prima concorrente. Il fendente dell'atleta tricolore, una volta estratta la spada, andò a segno. Lo zoom di una telecamera non lasciava dubbi: l'insetto dalle bianche striature era morto stecchito sul pavimento traslucido, e da ciò seguì un sonoro applauso di venticinquemila persone. Arrivò il turno del yuanita e relativa tigrettina volante, il primo, con la propria sciabola e con altrettanta abilità, riuscì ad annientare quest'ultima, addirittura tagliandola in due, guadagnandosi quindi un battimano scrosciante dagli spalti. Sì giunse alla gara conclusiva: ninja vs zanzara tigre della Malesia. Il misterioso individuo, vestito completamente in nero, sfoderò in modo fulmineo la lunga katana dalla punta affilata e l'affondò velocemente. L'insetto continuò a svolazzare tranquillamente per poi posarsi sulla parte quadrata in alto della piattaforma. Una pioggia di fischi travolse il ninjutsu che nel frattempo rimase freddo e impassibile. «L'ho evirata!» esclamò, sicuro di sé, davanti alle telecamere. Improvvisamente da sopra, la zanzara tigrata, cominciò a roteare verso il basso, fino ad atterrare esamine sulla pavimentazione incolore. Il boato dei presenti si unì ai novantadue minuti di applausi. E fu così che il ninja venne decretato il vincitore, ricevendo la premiazione del Samurai d'Argento dal mitico Tony Brando.
Piccola stella, 30 April 2024
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Utente Anonimo
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L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]
Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]
Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]
Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]
Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]
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Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]
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Lo Scrittore:di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]
sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]
Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]
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Laura Lapietra:Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]
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