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Dopo più di trent’anni la sognavo ancora. Non tanto spesso: una, due volte l’anno, ma, dai tempi del liceo, non ci eravamo più incontrati. Se questo non è amore, gli si avvicina parecchio. Se lo è, ci avevo messo un bel po’ a capirlo. La chiamerò Barbara, “La straniera”. Come nome falso, è più vero del vero. Non scambiatemi per un romantico. Non c’era stata solo Barbara, nella mia vita. Avevo Belle, in quel periodo. Era durata più di tutte e ancora durava. Se sapeva dei sogni, e sospetto che lo sapesse, non se ne lamentava. Aveva grandi occhi castani, umidi e dolci, una lunga criniera bionda e quattro splendide gambe. Qualcuno ha detto “se hai bisogno di affetto, comprati un cane”. Io avevo un cavallo. Facevamo lunghe passeggiate, specie al mattino dei giorni feriali, quando c’era poca gente in giro e, con un po’ di immaginazione, i campi di periferia somigliavano al Far West. Il pomeriggio, la sera e nei giorni festivi, lavoravo al Benbow Bar. Si chiama così in omaggio alla taverna de “L’isola del Tesoro” ed è mio al cinquanta per cento. Il nome, invece, era stata un’idea solo mia. Per questo, nel giro, mi chiamano “Il prof”. Il mio socio voleva che il bar si chiamasse come lui, ma ha dovuto riconoscere che “Da Joe” era un nome banale e poi l’arredamento marinaresco, nel bel mezzo della pianura, dava un tocco di classe. Anche Barbara era d’accordo. Me lo disse quando venne a trovarmi. Era la seconda volta che ci vedevamo. La prima era stata nei campi, un lunedì mattina. Montava un sauro che faceva sembrare Belle una Panda accanto a una Bentley e non era sola. Con lei, su un arabo, c’era una bionda statuaria che mi tenne gli occhi addosso per tutto il tempo senza spiccicare parola. Ma. La conversazione fu la solita solfa: chissà come mai non ci siamo incontrati finora eppure abitiamo nella stessa città, che lavoro fai, hai un bar ma davvero, monti una bella bestia, sei sposato/a, sì a proposito di bestie ah ah ah, dovremo incontrarci una volta o l’altra, sicuro se non ci si vede in giro vengo a trovarti. Eccetera eccetera. Ma, come dicevo, ma. Quando ci separammo (e la valchiria si limitò a un cenno del capo) Belle sbuffò e girò verso di me i suoi grandi occhi umidi. Le carezzai il collo. «Sì, lo so» dissi.
Piccola stella, 30 April 2024
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Utente Anonimo
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L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]
Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]
Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]
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Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]
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Patapump:leggo che nell 87' hanno trasmesso in Italia le prime puntate ..ero [...]
Lo Scrittore:di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]
sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]
Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]
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Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]