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Ecco, l’argomento non è semplice, direi che si può correre un certo rischio Ma ho visto lettori cosi tenaci anche nel leggermi, che sono certo non perderemo nessuno in questo breve racconto Anni fa o anche una vita fa, mi ritrovai invitato da un amico di vecchia conoscenza All’apparenza sembrava tutto normale, ero abbastanza abituato al suo cibo Ma avevo sottovalutato lo stato emotivo di lui, in quanto aveva fatto un invito anche alla ragazza a cui correva dietro da un po' di tempo con risultati assai scarsi Quindi dopo essermi preparato e aver messo la mia inseparabile salopette gialla, mi avviai a piedi verso casa sua che non distava molto Mi sentivo leggero quel giorno Capitano quei momenti che ti senti felice, ma non sai esattamente perché Bussai al campanello e feci le scale a due a due, fino ad arrivare al quinto piano Un abbraccio a lui ed un bacio sulla guancia a lei Ero passato davanti alla sua sala da pranzo, che correva lungo il corridoio Una sala enorme come erano le case di una volta E sbirciando vidi una montagna di cibo ben deposto su quella tavola imbandita Per un attimo mi domandai del perché di tanta roba ma iniziai a chiacchierare e persi il contatto visivo Dopo esserci confidati con l’amico alcune cose sulla presenza della ragazza senza farci vedere, fummo invitati ad entrare e a sedere per poter pranzare Gli occhi sgranarono alla vista Guantiere di dolcetti salati e pizzette che affiancavano recipienti alti una mano intera, in cui galleggiavano mozzarelle di bufala arrivate da Capua la mattina stessa Teglie di pasta fredda guardavano con sospetto tutto quel fumare delle lasagne appena sfornate, in una sorta di sfida all’Ok Corral Questo appena visto occupava tutta l’ala sinistra della tavola, mentre se con un breve giro di testa ci si direzionava verso il centro, da cui normalmente partono le raggiere del cibo, ecco che torte salate, freselle e pizza di scarola davano quel tocco di freschezza che non guastava Non volendo essere di meno, tra di loro spuntava anche una minestra maritata Dal nome ingannevole di chi potrebbe essere occupata da un marito, costei, che aveva ormai esperienza centenaria, sembrava desse gli ordini in tutto il settore centrale Stavo iniziando a sentire lo stomaco che lievitava, mentre con mio enorme piacere vedevo spuntare sempre maggiori sorrisi tra il mio amico e la sua agognata ragazza Ero anche abbastanza frastornato e a ogni no che dicevo, il piatto mi si riempiva di qualcosa da mangiare Non importava cosa fosse per il padrone di casa, era talmente felice che con la mano destra riempiva il mio piatto mentre lo sguardo era rivolto verso quella ragazza Il settore destro fu raggiunto dopo aver scavalcato le onde che vedevo davanti agli occhi e, fermandomi imbambolato senza osare nel voler toccare niente Ma anche qui ci pensava lui, che mi rincorreva intorno a quel tavolo che sembrava non finisse mai, enorme, lungo migliaia di chilometri Vassoi di argento, sfoderati per l’occasione, erano traboccanti di polipo con patate e pomodorini, mentre come una sorta di gang che lo proteggevano, vigili orate e alici fritte delimitavano quel tratto di mare Impenetrabile, anche se si fosse usato un U Boot I miei occhi posso dire con chiarezza raggiunta con il trascorso, erano da merluzzo lesso Non voglio aggiungere certo pesce al fuoco, o carne, ma di certo pesavo 60 kg prima di entrare in quel girone Dantesco e non so con quanti ne uscii Certo il sommo lo aveva dedicato ai golosi, ma per quelli come il mio amico che definizione si può dare? La fine della tavola sembrava ormai prossima Ne fui convinto in quanto avendo le mani davanti che cercavano appoggio e barcollando in maniera molto visibile, trovai le bottiglie dell’amaro Averna al quale mi attaccai come fosse un biberon di un lattante Dovevo digerire e pensai fosse una ottima soluzione Non lo era Le sonorità che provocai non ricordo se furono ascoltate dai presenti Ricordo di certo che declamai fino alla lettera M ruttando senza ritegno Ero sfinito, quasi un altro uomo Con una grande prova di coraggio salutai l’amico, che ormai adagiato sul divano limonava con la ragazza e non ci fece nemmeno caso Non scesi a piedi ma presi l’ascensore, che fece uno scricchiolo sinistro al mio ingresso Gli risposi come fosse umano e lo rassicurai che non sarei tornato mai più Ed io che pensavo fosse solo una tavola imbandita
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
La Rapina II
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M sfrecciava nel traffico come solo un pilota può fare. Q seduto davanti teneva bassa la testa mentre io, fuori dal finestrino posteriore, sparavo alle volanti degli sbirri. Non so chi ha cantato, [...]
Lawrence Dryvalley, 12 November 2024
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L'automobile si ribaltò più volte prendendo fuoco. Q e M erano spacciati e io non ne avevo per molto. Meglio così che consegnati al Clan. Mi trascinai fuori poco prima dell’esplosione. Con l'ultimo [...]
Piccola stella, 03 November 2024
VERSI DI PROTESTA
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PROFANAZIONE Il fracasso della banalità ha denti feroci che azzannano ogni alito di brezza. BUONE INTENZIONI Benpensanti comuni aspettano solo di averti sottomano per toglierti dignità. Reclamano [...]
Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
Gnocchi... alla romana
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Utente Anonimo
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Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]
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Ellissa:la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]
Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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Adribel:Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.
Ecate:Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-) @Dario: un corso accelerato [...]
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
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Ecate:mi hai commosso.... le vite "sbilenche", stai tranquillo, sono le [...]
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Rubrus:Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]
Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]
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Cavallaselvatica:un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti
Adribel:Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]
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PRFF:Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]
Dario Mazzolini:grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]
La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]
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zeroassoluto:Timida solitudine dello scrittore introverso, che si racconta in un ambiente [...]
CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]