Viviamo questa cosa dei buoni propositi come un fardello di cui ci si debba liberare appena possibile, invitati sgradevoli che vorremmo non avessero partecipato alla nostra festa. Lei ne aveva solo uno, ormai lo stesso da anni, se lo trascinava stancamente e ormai quasi non ascoltava più il suo insistente chiacchierare "Sono ancora qui" diceva "ti ricordi di me? Quando ti deciderai a mettermi in pratica? In fondo che ci vuole? Tolto il dente, tolto il dolore"
Quel sabato pomeriggio era rimasta senza impegni, evento anomalo per lei che da tanti anni lo dedicava ad altre faccende,  comunque sempre le stesse. Erano stati giorni strani, con un profumo di vecchi entusiasmi e nuove speranze. 
Guardò fuori dalla finestra pensando che avrebbe dovuto dare un senso a quella giornata e quando vide la sua auto parcheggiata davanti a casa si ricordò che quel mattino non l'aveva ritirata senza averne motivo. Allora decise "sarà oggi, andrò finalmente al cinema da sola!". 
Si cambiò e si truccò, prese le chiavi dell'auto e uscì. Guidò fino alla sala cinema che aveva scelto e, mentre cercava parcheggio, pensò che si sentiva agitata come una ragazza che andava a un appuntamento. Trovò un posto un po' lontano e camminando teneva la testa bassa come se si vergognasse della sua azione, come se sentisse addosso occhi giudicanti. Poi, improvvisamente, si ricordò di suo padre che amava il cinema e che, da bambina, la portava spesso nella sala vicino a casa per vedere film che lei aveva sempre amato... Woody Allen, Star wars, compagni di una vita. Spesso dopo cena, lui si alzava dalla sedia e annunciava "vado al cine" e quell'annuncio a lei bambina sembrava sempre avere un che di solenne. Memore di quel ricordo alzò la testa, raddrizzò le spalle e raggiunse il suo obbiettivo con fare deciso perché ora qualcuno la teneva per mano.
 

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