Sono la farfalla e volo libera senza vento.
Sono così libera che non so decidere dove posarmi.
Non so nemmeno se esisto veramente.
Dicono che dopo un giorno non ci sarò più, senza accorgermene.
Mi nutro del miglior nettare dei fiori.
E non vorrei nemmeno farlo.
Perché sono costretta a vedere intorno a me solo altri animali affamati.
Affamati e brutti, la mia condanna consiste nel doverli vedere tutti così.
Sono la farfalla e quando volo tutti mi osservano affascinati.
Ma non c’è abbastanza luce che permetta di mostrare tutti i miei colori.
Non so rimanere ferma in un posto.
Devo volare via sapendo che sarò dimenticata…
…dal tuo sguardo che amo e che non mi calcola.
Un elefante sei.
Imponente come un monumento
Mai.
Non riuscirò mai a farti percepire che esisto anche io.
Questa cosa mi strazia.
Sono la farfalla, che posso fare?
Sempre in volo, lontano da questo amore.
Provo a volare vicino a te.
Ma basta la minima brezza di vento a spostarmi.
Non puoi neanche aiutarmi, ti prego, non seguirmi più.
Prosegui nella tua direzione.
Perché per me è straziante.
Anche se in fondo non chiedo altro.
Come te, con un solo battito delle mie ali, posso spostare cose incredibili.
Perciò come tu possiedi un cuore di farfalla anche io ho la potenza di un elefante.
Ma solo dall’altra parte del mondo.
Ho un solo ricordo di quando ero un bruco.
Di averti incontrato.
Tu mi hai promesso che un giorno avremmo trovato comunque il modo per stare insieme.
Che il segreto di un elefante è che si ricorda tutto, anche i battiti di ali di una farfalla.
Invece per me queste sono le uniche cose che ricordo.
Queste cose sono tutta la mia vita.
Vita di un giorno solo.
Se mi sforzo e assieme mi lascio trasportare e cullare da quel dolce ricordo,
mi torna in mente persino quando hai affermato che avresti saputo riconoscermi anche dopo questa mia metamorfosi.
Anche se adesso mi sembra impossibile,
mi fiderò di te.