Scriverò di voi
Le ombre della sera scendono silenziose
oscurando gli occhi delle finestre
e il mondo scompare alla mia vista.
Perché io poeta dovrei ancora scrivere
parole messe insieme come collane
destinate a donne distratte, frivole e garrule.
Non ho più voglia di scrivere d’amore
mentre c’è gente che vive come in un sogno
senza capire che succede.
Il contadino, l’operaio, le commesse
l’addetto alla consegna della posta
sono laggiù oltre il buio dei miei occhi
impegnati a sopravvivere combattendo
battaglie senza vittorie.
Possono loro leggere le mie parole sdolcinate
mentre la minestra è fredda e il pane duro?
Oh! Donne, oh! uomini, oh! mia gente amata
oggi scriverò per voi, dirò di voi e dei vostri
lamenti silenziosi che conservate dentro,
del vostro sudore, dei vostri dolori nascosti
di quei sorrisi, a volte luminosi, che
elargite ai vostri figli.
Parlerò della vostra vita di gente comune
di gente che non indietreggia, che lotta
che regge il peso enorme di un futuro incerto.