SOGNO DI NATALE

 Il sogno era ricorrente. Non passava una notte senza che quella sensazione di vuoto non lo assalisse durante il sonno e, ogni volta, era costretto a svegliarsi nel cuore della notte in preda all’ansia e con il fiato corto. Il suo rapporto con Cecilia era finito ormai da oltre due mesi; gli ultimi giorni di un ottobre piovoso e tetro. Da quel giorno si era presentato quel sogno assurdo. Nel sogno, lui camminava lungo una ferrovia e fin qui non succedeva nulla, poi mentre lui proseguiva, all’improvviso i binari salivano portandolo in alto nel cielo. Si ritrovava circondato da nuvole di ogni tipo e lui si sentiva leggero. Camminava sempre sui binari, ma questi erano sospesi nel vuoto ed era proprio quella sensazione di precarietà, di precipitare al suolo da un momento all’altro, che lo faceva destare. Stava cominciando ad avere paura di addormentarsi perché non voleva più provare quelle emozioni. Si stava avvicinando il Natale, in previsione lui voleva andare da uno psicologo, anche se era convinto di conoscere il motivo di quel sogno. Era senza dubbio il distacco da Cecilia. Quell’addio scandito l’ultima sera passata insieme lo aveva lasciato privo di sicurezza, la solitudine della casa vuota lo faceva sentire a disagio e, da quel disagio, poi il sogno. La prospettiva di trascorrere una festività come il Natale da solo in quella casa che gli ricordava momenti felici, lo atterriva. Doveva a tutti i costi parlare con la donna che aveva diviso con lui parte della sua vita, sapere cosa faceva e soprattutto il motivo che l’aveva spinta ad abbandonarlo, aveva trovato un altro amore? Perché era andata via senza dare spiegazioni, quel giorno quando lui era rientrato dal lavoro non l’aveva più trovata. Possibile si chiedeva, non le bastava l’affetto che lui le aveva dimostrato sempre e in ogni momento? Come fare, non sapeva nulla più di lei, dov’era e cosa faceva. Dopo aver trascorso ancora molte notti insonni, l’ultima volta che si addormentò, dopo aver lottato invano contro il sonno, si ritrovò come di consueto sui binari che si perdevano fra le nuvole, stava per provare la solita sensazione di vuoto, quando fra le nubi bianche, in fondo all’orizzonte apparve un puntino nero. Si avvicinava lentamente e, man mano che veniva in avanti, assumeva la forma di una figura umana. Incuriosito da quella novità si fermò ad aspettare. Quella che si stava avvicinando era una figura vestita completamente di nero. Un mantello con cappuccio che nascondeva la faccia. Quando arrivò abbastanza vicino a lui, con un senso di paura, si accorse che aveva le mani scheletriche, ebbe un moto di disgusto e un tremore lo prese improvviso, era la morte! Era venuta per prendere lui? Non era possibile, lui stava bene in salute, stava per fare un’obiezione, anche se sapeva bene che con quella signora in nero non si poteva discutere, quando arrivava lei voleva dire che il tempo era finito. A un tratto la figura in nero abbassò il cappuccio che copriva il capo e  apparve il viso delicato della sua Cecilia. Aveva una faccia pallida, esangue, triste e gli occhi chiusi. Guidato dall’istinto e dall’amore che ancora provava per lei allungò una mano per accarezzarla, ma come una bolla di sapone la figura si dissolse nel nulla. A quel punto si svegliò e si ritrovò sudato e atterrito dalla piega che aveva preso il sogno. Dopo mesi di continue passeggiate sulle nuvole ecco che aveva rivisto la sua Cecilia. Pensò che proprio adesso che lui aveva deciso di rintracciare la ragazza, ecco che lei appare nelle vesti della morte. Un lugubre presagio! Forse lo spirito del Natale poteva in qualche modo influenzare i suoi sogni? Che significato poteva avere quel sogno cambiato improvvisamente, non lo seppe spiegare. Era la Vigilia di Natale, lo sconforto e il ricordo di quell’ultimo macabro sogno lo stavano tormentando più del solito. Non si dava pace perché non riusciva a capire se fosse un messaggio o una previsione di qualcosa che doveva accadere. Con quale animo poteva affrontare i giorni di festa che si stavano presentando, non era in condizioni di pensare a festeggiamenti o altro. Si stava chiudendo in sé stesso, isolandosi in un ritiro da ogni attività, voleva restare solo in quel limbo in cui era caduto quando il giorno dopo, il giorno di Natale, poco prima delle dieci di mattina arrivò una telefonata. Il telefono squillò come un grido nel silenzio in cui si trovava. Era la madre di Cecilia. Anche dopo la fuga della figlia, lei aveva conservato un buon ricordo di quel ragazzo educato e sensibile. Lo stava avvisando della dipartita della figlia avvenuta giorni prima. La ragazza era morta, durante il ritorno dal lavoro, investita dal treno che tutti i giorni prendeva come pendolare. Questa telefonata ebbe l’effetto di confermare il disagio che stava provando da giorni. Qualcosa in lui gli suggeriva un malessere attraverso quel sogno continuo. Ora che il dilemma era stato chiarito, si sentiva più calmo anche se addolorato per l’evento nefasto. Sperava di non incorrere ancora in qualche sogno premonitore di disgrazie. Voleva approfittare delle vacanze di Natale per restare da solo, avrebbe trascorso quei giorni a meditare su come a volte il destino si faccia sentire con modi tutti suoi. Che senso poteva avere festeggiare qualcosa che in fin dei conti non lo interessava più di tanto.

Tutti i racconti

0
0
5

L' ammore

18 May 2024

L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
5

Quando sognavo da bambino

18 May 2024

Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
2

LA STORIA DI MAMMUT - 2/3

18 May 2024

Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
2

Haiku

18 May 2024

soffia levante - su neri papaveri gruppi di stami Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
13

LA STORIA DI MAMMUT - 1/3

17 May 2024

Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
13

Essenza Di Vita

17 May 2024

Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Quale condensato flusso di vertà sulla condizione umana scorrono i tuoi [...]

2
3
19

L'ometto

Racconto ispirato al quadro di Böcklin "L'isola dei morti"

17 May 2024

Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Concordo pienamente con Stapelia.

  • Yoda: Molto molto bello, nella seconda metà lo stile ricorda Poe. Complimenti. [...]

1
2
10

Sedoka 6

16 May 2024

Su calda sabbia vuote conchiglie bianche dopo l'alta marea dolce stupore del barbaglio nel mare tra pesci si confonde Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
20

Lupin III

Ciclo dei miei ricordi di infanzia

16 May 2024

Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: leggo che nell 87' hanno trasmesso in Italia le prime puntate
    ..ero [...]

  • Lo Scrittore: di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]

3
5
17

sas Janas

16 May 2024

sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
17

Scelte Di Vita

15 May 2024

Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Più che un racconto potrebbe essere una esposizione filosofica della [...]

  • Laura Lapietra: Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]

2
3
21

ADDIO

solitudine

15 May 2024

Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: il vino, meditazione di vita 🍷

  • U1615: Mi è piaciuta molto.

Torna su