sas Janas
nel cuore della terra esse vivono
e nella millenaria roccia scavata risiedono
piccole, poco più che un palmo di mano
ma l’occhio che le cerca lavora invano
il loro mantello è un diaspro rosso
e per quanto possa sembrare un paradosso
la loro pelle, narrano le leggende, è di luna
per questo della luce mattutina essa è digiuna
sono le Janas, dell’antica Sardegna son le fate
sicuro, e all’occhio umano esse sono celate
e talvolta le loro gentili voci melodianti
nelle culle accudiscono gli infanti
proteggono il bambino e gli recano Fortuna
se di notte ti senti chiamare senza ragione alcuna
per tre volte, porteranno te, loro visitatore
a mirare immensi tesori nelle loro dimore
ma attento viaggiatore, non toccarle mai
o per il tuo ardire polvere diventerai
se in notti senza luna chiudi gli occhi
non ti fermare ad ascoltare i ranocchi
è il canto delle Janas quello che sentirai
e al ritmo di antiche melodie danzerai
intonando lunghe storie ormai dimenticate
ricorda, sono i racconti delle piccole fate
con filigrana d’oro e gran lavorio esse tessono
magici monili e al fuoco immemori storie cantano
negli antichi boschi dell’antica Sardegna