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Già il nostro modo di vivere ci impone di assorbire un numero di decibel decisamente superiore alle nostre capacità uditive, ora ci si mettono anche i vari urlatori in televisione a rendere la vita parossistica. Avete visto gli spettacoli e le trasmissioni in auge di questi tempi? parola d'ordine = urlare! che sia un Talk o uno spot o una trasmissione sportiva, l'imperativo è gridare, per attirare la nostra attenzione. Poi i programmi che durano una vita. Anni e anni sempre con le stesse facce davanti. La stessa storia allungata fino all’eccesso. Dell’idea originale forse anche buona, non rimane che un vago ricordo, un brodo annacquato. Gli attori invecchiano e muoiono all’interno di questa loro seconda vita. Certo non abbiamo solo questo tipo di spettacolo, c’è anche tanta informazione! Buona quella! Con il pretesto di fare informazione ci propinano le facce dei soliti parassiti che, in altre situazioni, non potrebbero entrare in nessun salotto di gente perbene. Restare per delle ore con il naso appiccicato allo schermo per sentire gli sproloqui di persone che spesso non hanno niente da dire e, quel poco che riescono a mettere insieme è incomprensibile ed espresso in una lingua comprensibile solo a loro. Perché dobbiamo essere costretti ad ascoltare le fregnacce di quattro perdigiorno che, a volte, non hanno nemmeno un titolo di studio adeguato. Quando si pongono queste domande gli addetti ai lavori si rifugiano sempre nella stessa frase: “ è il pubblico che richiede queste cose” risposta che si basa sull’indice di ascolto e baggianate simili. Gli stessi sanno bene, ma evitano di dirlo, che la gente ormai è talmente assuefatta a restare in casa la sera che qualsiasi cosa ci sia in programmazione, rimane lì a guardare quello che passa il convento. Salvo poi il giorno dopo, sparlare e criticare quello che hanno visto. Una sorta di alibi per salvaguardare in parte la faccia e una presunta libertà di scelta. Sarebbe come dire, sì è vero, io vedo quelle cose ignobili in tv, ma sono cosciente della loro inutilità, sono delle emerite schifezze. Allora viene da dire: non guardarle, esci, vai fuori, vai al cinema, mettiti a giocare con i tuoi figli, leggi, fai l’amore. Fai qualcosa che sia una tua decisione, non restare come uno zombi a fissare un vuoto luminoso e rumoroso. Si ha, purtroppo, l’impressione che molti siano costretti a comportarsi in quel modo per non essere out. Il giorno dopo in ufficio o a scuola o ovunque ci sia un confronto, non sapresti rispondere alle stupide domande: «hai visto ieri sera la puntata?» «Tu che dici quello è …o ci fa?» «Il dibattito di ieri sera era importante, hai visto si sono anche presi, quelli si odiano!» E noi che stiamo lì a discutere di cosa? Del nulla, del vuoto culturale che ci inghiotte come un buco nero.
Amelia, 08 October 2024
Settembre
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Il silenzio avvolgente di un qualsiasi sabato pomeriggio di un qualsiasi giorno di Settembre. Un silenzio caldo e accogliente. Di quelli con il cielo azzurro, di un azzurro limpido. Tutto sta lentamente [...]
Giuseppe Scilipoti, 06 October 2024
L'aprimitili
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Quando ero un adolescente, prevalentemente nei mesi estivi dacché libero dagli impegni scolastici, da lunedì a sabato mi prodigavo come commesso magazziniere in un negozio di articoli casalinghi. [...]
Giuseppe Scilipoti, 03 October 2024
I due settatari
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Alla fine degli anni Duemila, dal momento che non utilizzavo l'automobile, mi muovevo tantissimo a piedi in diverse zone della mia città. In termini di salute ci guadagnavo, in quanto mi tenevo in [...]
Lawrence Dryvalley, 11 October 2024
L'Avvento
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Nel cielo, dietro la spessa coltre di nubi, intravidi strane luci cangianti. Innumerevoli sfere metalliche sciamarono poi verso terra disponendosi poco sopra ogni singola persona e seguendone i [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Sapientemente Lisa cuciva la bambola di stoffa imbottita di morbido kapok. Giovanni col bulino intagliava vagoni, presto il trenino correrà i binari sbuffando. Guardano i fratellini dietro al vetro della bottega: “Mamma, papà! Guarda che bei balocchi!”
Parte 1: L'inizio del mistero La notizia era apparsa sui giornali locali come una di quelle che catturano l'attenzione per qualche giorno, solo per essere rapidamente dimenticate. Durante i lavori di manutenzione su una strada secondaria, ai margini di un piccolo paese di montagna, erano stati [...]
Ti amo. È più forte di me. Anche quando siamo distanti. Non è discordanza è malinconia di noi, perché l'amore è sempre indulgente. Amo tutto di te I tuoi sorrisi di puro cristallo le tue lacrime che graffiano sogni disillusi i tuoi occhi arcobaleno di colori. Quei piccoli invisibili segni [...]
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An Old Luca:"Quei piccoli invisibili segni del tempo, increspature lievi di una [...]
Poesia cuore Mi chiamo Riccardo. Ho trentasette anni. Mi impegno nel vivere con un pensiero positivo. Stessa cosa di quasi quarant’anni fa allora cosa è cambiato? Il tempo. Me stesso. La percezione palpabile che ho fatto il giro e sono ripartito dal principio, ancora una volta. [...]
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Dario Mazzolini:mi è piaciuta perché è un inno alla speranza. c'è [...]
An Old Luca:Diretto ma profondo. Vero. E occorre coltivare il desiderio di contjnuare [...]
Pian piano le voci in lontananza della galleria d’arte si facevano strada tra le mura del loft. La calma apparente di quel momento si ruppe ben presto. "L’ho rovinato, vero?" Leonardo parlò all’improvviso, la voce bassa e incerta, come se stesse cercando di trovare le parole giuste. Dafne alzò [...]
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Piccola stella:Brava. ben scritto. Quello che è già successo fra loro è [...]
aryadiparole:grazie mille per i vostri commenti, se vi fa piacere leggere tutto il libro [...]
Tutto il concretissimo sistema informativo di Clara per una frazione di secondo restò sconcertato. Ma subito si riprese e iniziò l’inevitabile attività febbrile di rimozione dell’impossibile. La signorina Tozzetti rimase in bilico sul primo gradino con l’occhio vacuo e senza respiro. In nemmeno [...]
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An Old Luca:Rubrus, ogni tuo intervento mi insegna qualcosa. Ti perdono quindi la "spoilerata" [...]
Rubrus:Eh... ecco anche perchè non commento quasi mai finchè il racconto [...]
Infine la soluzione piace a Stefano il quale si affida completamente all'amico. Dopo un paio di giorni, Alfredo si fa vivo asserendo di aver sistemato tutto, di aver trovato la ragazza, una romana di nome Carla, e di aver fissato l'appuntamento per la presentazione in un ristorante alla periferia [...]
Non ricordo come sono arrivato qui, né quando. Ma questo posto mi sembra giusto. È una costruzione enorme, con un parco bellissimo proprio di fronte. Mi sveglio ogni mattina e sento il profumo dell'erba bagnata e degli alberi alti che ondeggiano sotto il vento. Gli infermieri sono gentili, mi sorridono [...]
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Oggetti Smarriti:Grazie per avermi letto Lawrence , condivido con te l'opinione che ogni [...]
L'aria nel piccolo loft era densa, satura di passione e desiderio irrefrenabile. I colori delle tele intorno a loro sembravano sbiadire, confusi in un turbinio di emozioni che li avvolgeva completamente. Dafne sentiva il cuore batterle in gola, il corpo in fiamme sotto le carezze esperte di Leonardo, [...]
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Dario Mazzolini:molto bello. intensa la descrizione dal punto di vista dell'autrice dell'orgasmo. [...]
Walter Fest:Perdonami ma non mi hai convinto e non mi riferisco al genere.
Quando l’omino verde del semaforo pedonale, dopo essersi acceso, le disse con gentilezza: «Prego signorina, ora può attraversare. E’ il suo turno. Le auguro un piacevole pomeriggio» il cervello della signorina Tozzetti, addestrato da anni di realismo materialistico, si limitò a scartare l’informazione [...]
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An Old Luca:Ragazzi, speriamo che domani il "brio" superi la noia. Walter [...]
L’esilioDiRumba:Le terminologie dei dialoghi mi sembrano arrivare dai salotti ottocenteschi [...]
Era un pomeriggio freddo e piovoso. Il tempo, come in tutti i pomeriggi d'autunno inoltrato passava lento. A scandire lo scorrere del tempo nella villetta dei coniugi Milani, situata sulla collina dei Camaldoli, non era il ticchettio dell'orologio ma lo scoppiettio lento del legno che bruciava [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
zeroassoluto:Bravo Gennarino... ... la vedo nera per il povero Stefano...
Gennarino:zeroassoluto: Grazie per il tuo commento. Tu la vedi nera?... non ti anticipo [...]