Ricordi 
Torniamo indietro nel tempo, molto indietro. 
Nel 1977 quando avevo 15 anni.
Ricordo ogni istante, la bicicletta marca Bottecchia, dal nome del grande ciclista Ottavio Bottecchia, regalo dei miei genitori, le scarpe da ginnastica blu e altri dettagli che non sto ad elencare. Era il 2 marzo intorno alle 14.30; pedalavo, solo, percorrendo una stradina di campagna, stretta, tutte curve e fossi. Quello che non ricordo invece è come sia potuto cadere nella lurida acqua che fiancheggiava gli argini, profonda al punto giusto per non riemergere mai più. Ancora risento il rumore del tonfo, l'odore del fango nel naso e nella bocca che scendeva in gola, impedendomi di respirare, accompagnato dalla sensazione orrenda di annegare; non sapendo nuotare stavo annegando. Annaspavo nell'acqua e più mi agitavo più andavo sotto e bevevo. In un attimo mi passò davanti agli occhi la mia breve vita, ero certo che stavo per morire. Rividi la mia famiglia, le nonne gli amici di classe. Ormai ero praticamente incosciente, quasi morto e zuppo d'acqua sporca. 
Adesso viene il bello e non è uno scherzo, non scherzerei mai su una cosa così. 
Qualcuno o qualcosa mi afferrò dall'alto ma non fisicamente. Era come se il mio corpo lievitasse. Mi trovai adagiato sulla riva e dal basso vidi una creatura indefinita, bianchissima, sorridermi in un modo che non so descrivere ancora oggi. Mi disse, con voce maschile "Non aver paura Dario, sta per arrivare l'ambulanza, non morirai e la persona che ti visiterà avrà il nome di Angelo. Mi accarezzò la guancia e sentii una sensazione di calore e di pace incredibili mai più provate. 
In ospedale un medico mi chiese chi fosse stato ad avvisare dell'incidente perché sul luogo non trovarono nessuno e soprattutto come avessi fatto ad avere gli indumenti completamente asciutti nonostante fossi finito nell'acqua.
Il nome stampato sulla tasca del camice era Angelo
Nota di colore: il 2 marzo la chiesa ricorda Sant'Angela. Non traggo alcuna conclusione, ho soltanto voluto condividere un ricordo particolare della mia vita.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

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21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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