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Amo le ragazze della mia età, amo tutto di loro, anche la voce per le sensazioni che mi trasmette. Sfumata tra gioia e ombre che si amalgamano in un perfetto equilibrio. Ho già detto in una precedente riflessione, quanto queste donne siano belle, di una bellezza fiera plasmata da Afrodite, che non è mai esibita sfacciatamente ma è armonia con una raggiunta serenità interiore. Il risultato sorprende, capisci che è un incanto senza uguali; non devono indossare minigonne o scollature vertiginose per attirare sguardi di ammirazione. Per questo il mio amore per loro è stima, rispetto e gratitudine. Sono femmine e donne insieme. Il loro fascino è il risultato del tempo che passa leggiadro che si è fermato davanti alla loro sensibilità, inchinandosi. Una bellezza sbocciata, consapevole, ragionata e matura. Ma perché racconto della loro voce? Qualche giorno fa ho ricevuto un whatsapp vocale da una mia ex compagna di classe dell'Istituto Magistrale, bellissima già allora, elegante nell'incedere tra i banchi, perché l'eleganza non è questione di moda e abiti griffati e lei lo aveva capito, ma è consapevolezza di essere sempre sé stesse e di valere a prescindere. Quando ho ascoltato il suo messaggio confesso di essermi emozionato, anche se mi sarebbe piaciuto sentire la sua voce dal vivo. L'ho immaginata camminare, col suo vecchio cane, per le vie della città dove abita, cercando di abbinare la voce di oggi al suo volto di ieri. Le ragazze della mia età che conosco, hanno una voce speciale: determinata nella pacatezza, risoluta e seria, quasi perentoria, perché sanno quello che vogliono senza pretenderlo. Sono loro il vero sesso forte (una locuzione che non mi piace, ma che semplifica quello che voglio dire), anche e soprattutto nelle avversità e negli inciampi della vita. Autentiche, non devono piacere a tutti i costi, non hanno maschere da indossare, e la loro voce sottolinea questa sicurezza, stimolando l'uomo vero a desiderare una conoscenza più approfondita, senza patetici secondi fini. Sono le donne che possono salvare l'uomo quando è in crisi. Amiamole così, ringraziando Dio di averle poste al nostro fianco.
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
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Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
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Utente Anonimo
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Adribel:Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]
Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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Dario Mazzolini:carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]
Adribel:Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
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Adribel:Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]
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Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]
Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]
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Cavallaselvatica:un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti
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Dario Mazzolini:grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]
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zeroassoluto:Timida solitudine dello scrittore introverso, che si racconta in un ambiente [...]
CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]