Amici lettori, ancora in sequenza un'opera al buio, forse vi sembrerà fuori luogo in un luogo dove vengono raccontate storie, poetiche e quant'altro di scritto e scrittura narrata a voci alterne, tanta roba con linguaggi sparpagliati, io al momento scrivo e parlo di arte in un momento storico che è sotto gli occhi di tutti, non aggiungo altro, godetevi l'arte senza immagini, provate ad immaginarla, provate a toccarla, ad amarla, a utilizzarla come una medicina, fidatevi la medicina dell'arte non ha controindicazioni e questa dell'artista Alessia Artoni di cosa si tratta? Prima di tutto questa donna ha nelle mani l'arte di vedere al di là della sua essenza, ma siete curiosi di vedere, nonostante il buio, l'opera di Alessia? La sua ultima produzione trattasi di opere speciali, che parlano e camminano (un domani pure voleranno) non si attaccano alle pareti, non si incorniciano, ci si convive insieme e basta, siamo solo all'inizio di una nuova era robotica, quella di Alessia invece, come detto a piè di testo (non è un giocattolo) è arte.
Noi crediamo in questa artista, noi abbiamo fiducia in questa artista, noi che amiamo l'arte, io che la descrivo, Angie Macrì che organizza mostre e guida gli artisti, noi, gente della porta accanto che amano riconoscere il lavoro degli artisti e ne comprendono la fatica di far capire la propria arte e ora tu amico di letture da metropolitana che leggi questa descrizione vorrei che drizzassi le orecchie e sbarrassi gli occhi di fronte all'opera di questa artista, ascolta quello che sto per dirti riguardo una donna che ha due polmoni così, due mani che accarezzano e plasmano la materia con amore, due occhi che guardano lontano e un cuore che batte di passione, a questa artista dagli un pennello e della tinta e ti colorerà la vita, dagli fiducia e coraggio e tirerà fuori un idea, abbracciala e riderà con te o piangerà con te se qualcosa non va', la sua arte è la vita e lei ogni giorno sa che è un giorno buono per fare arte, non può rimanere ferma senza creare il mondo del passato, del presente e del futuro, questa è Alessia Artoni e per lei l'arte non è un gioco, oh! Certo, l'arte andrebbe vista con un po' più di leggerezza e meno di seria altezzosità e quindi almeno per me l'arte possiamo vederla come un fantastico gioco ma l'opera che questa artista ha creato non è un giocattolo e proprio per questo noi crediamo e abbiamo fiducia nell'arte di Alessia Artoni e nella sua realizzazione che a me piace chiamare "Me Talk", sentite come suona bene "Me talk", Alessia Artoni che ha intitolato quest'opera "Alex" spero mi perdonerai se la menzionerò diversamente e se sei d'accordo, facciamo così, considera "Me talk" come un soprannome di questa creazione che sicuramente sarà un successo e ti aprirà le porte della notorietà.
Bene, ora volete conoscere le mie impressioni? Nel panorama artistico mondiale c'è di tutto e di più e in mezzo a tutta la baraonda di creatività, "Me talk" merita rispetto e considerazione perché in ogni epoca, l'arte come le mode sono sempre state motivo di rottura con il passato e attraverso varie forme la rottura di uno schema genera progresso e come in questo caso interesse per un'opera d'arte che va' vista, toccata, vissuta, un opera d'arte con la quale interagire e anche riderne in un periodo storico che ci sarebbe molto da piangere. In essa c'è astrattismo e anche realismo, passato e futuro per rimanere con i piedi a terra, questa è un opera astratta che parla, cammina ed è maggiormente vostra per voi che avete dimenticato cosa sia la fantasia ma Alessia Artoni è l'artista giusta con una mente sempre in fermento che ostacoli non ha, l'immaginazione è sua compagna fedele e le sue mani pronte ad eseguire i suoi comandi come un vero artigiano, specie ormai purtroppo in via di estinzione, che il dio degli artisti sempre li protegga e Alessia unisce tecnica e fantasia in un mix senza limiti e chi sa dopo "Me talk" cosa inventerà, oh! Che dimenticanza! Oltre non essere un giocattolo non è una classica invenzione ma un qualcosa nella quale di artistico oltre l'estetica c'è un messaggio, quale? Non sono un guru ma ho una visione chiara e Alessia è d'accordo con me e vi dico che la tecnologia avanza e potremmo diventarne schiavi, "Me talk" vuole dirci che il progresso è inarrestabile ma siamo noi esseri umani a stabilirne le sorti, siamo noi che ne deteniamo l'utilizzo e se eticamente andasse fuori strada noi possiamo staccargli la spina e una volta neutralizzata di "Me talk" cosa rimarrebbe? Rimarrebbe quello che ci rende unici, ciò che fece di Leonardo, Van Gogh, Michelangelo e Picasso talenti straordinari creatori di arte è l'arte ciò che ci rende unici e immortali e proprio per questo noi crediamo e abbiamo fiducia in Alessia Artoni, "Me talk" Alex per gli amici non è un giocattolo è arte.