Ore 11

“Caro diario, oggi è il giorno della processione, anche se per mio padre è il giorno in cui batteremo i comunisti mangiabambini ai mondiali di calcio.

Mi piacciono i mondiali, almeno se vinciamo stasera potrò uscire con le amiche fino alle undici.”

«Bettina, abbassa il mangiadischi!!! Non te lo dovevo comprare quel 45 giri, è diventato un incubo»

«Mamma, ma che dici? E’ Gianni Morandi piace anche a te!»

«Ferragosto arriva fra un mese, se Dio vuole, chissà se ci arriviamo e lui ci fa una canzone in anticipo!»

«A mà, e dai, che vuoi portare scarogna?»

«dai, accendi la radio, a quest’ora mettono solo musica, magari becchi Frank Sinatra»

«Strangers in the night? Che palle!!»

«Sciacquati la bocca ragazzina, sennò oggi non esci! Se ti sente tuo padre non ci arrivi a sedici anni!»

Accendo la radio, sono fortunata, ci sono i Rokes con “Che colpa abbiamo noi”

«Sempre i capelloni senza Dio questo periodo, basta che non mettono una canzone del capellone blasfemo»

«Ho già capito, John Lennon, ce l’hai con lui, vero?»

«Che ne so’ come si chiama, quello che si crede più importante di Nostro Signore!»

«Famoso, ha detto famoso, non importante »

«E allora? Che cambia?»

Sospiro, è inutile farla ragionare, vive nel Medioevo, ancora ascolta Claudio Villa!

Continuo a scrivere: “ieri ho visto Giulio, mi ha salutata, non sono sicura che l’abbia fatto per me o per Jole, quella approfitta del caldo per stare sempre con le tette di fuori e si mette le minigonne, se me le metto io mi chiamano “manico di scopa”, beh, meglio che “piallata” come mi dicono sempre.”

«Mamma, vado a San Cosimato, ti serve qualcosa?»

«Non fare tardi, all’una si mangia! Per fortuna fra poco arrivano nonna e zia a darmi una mano, gli altri staranno al baretto con tuo padre»

Esco, da Via della Luce non vado verso Viale Trastevere come sarebbe logico, al baretto troverei i miei parenti con tutti gli amici loro, mi farebbero perdere mezzora, meglio che continui sulla mia via fino a Piazza Mastai, poi Merry Del Val, Natale del Grande ed in dieci minuti arrivo in piazza.

«Ciao Betty!» Jole, Stefy e Wanda sono sedute su una panchina a prendere il sole con la gonna un po’ alzata a scoprire le ginocchia, un modo per farsi guardare dai maschi che stanno giocando a pallone al centro della piazza.

«Ciao ragazze, novità?»

«E’ morto il padre di Bisteccone»

«Uh, poraccio, era simpatico, non era neanche tanto vecchio»

«Insomma, cinquant’anni, neanche un pischello»

«Che c’aveva?»

«Il male brutto, erano due anni che entrava ed usciva dal Fatebenefratelli»

«Pace all’anima sua»

«Il funerale sarà domani a San Crisogono»

«I miei ci andranno sicuramente, anche se non erano amici, però si conoscevano, altre notizie così o qualcosa di carino?»

«Stefy fa all’amore co’ Gnappetta»

«E dai, stronza, è stato solo un errore quando ci siamo salutati»

«Vi siete toccati le labbra»

«Ma per sbaglio, non c’era l’intenzione»

«Sì, raccontalo a tua madre, a quello je piaci, dammi retta» poi, abbassando la voce

«Ma c’è una cosa mejo»

«Dai, parla!»

«Wanda, dijelo tu!»

«Marco, quello di Luciano Manara, è passato qui davanti, ci ha salutate, stava con i calzoni stretti e si vedeva la forma del pisello, l’amici ridevano, per me ha fatto una scommessa, ma noi non ce lo siamo filato per niente»

«Chissà come sarà fatto quando è duro, dicono che diventa enorme»

«Scema, poi ti devi confessare!»

«Domani te lo senti Don Luigi»

«Non è peccato, mica faccio niente di male!»

«Mia madre dice che è peccato pure se le pensi certe cose»

Chiudo gli occhi e vedo che mi bacio sulla spiaggia con Giulio, sento il calore buono tra le gambe, mi alzo

«Devo andare, sennò faccio tardi per pranzo»

«Ahò, domani andiamo all’Esperia a vedere 007, ci vieni?»

«Forte! L’ho visto sei mesi fa!»

«Non c’è altro in giro, “Il dottor Zivago” al Reale, “Tutti insieme appassionatamente” all’America, l’estate fanno tutti film vecchi e brutti»

«All’Induno fanno il film dove Stefy è protagonista, “Lolita”»

«Vaffanculo, puttana ci sarai tu!»

«Smettetela! Va bene 007, lo rivedo volentieri!»

Corro a perdifiato fino a casa, non devo pensare, non devo pensare… ma è così bello… smettila, hai ancora i calzettoni bianchi da ragazzina e pensi ai maschi? Passo davanti al bar Abruzzi, fuori ai tavolini ci sono tutti, allora è presto, posso rimanere con loro.

«Lo vuoi un gelatino?»

«Grazie nonno, fragola e panna» interviene mio padre: «Poi non mangia»

«Ma dai Renato, è tutt’acqua, fra mezzora l’avrà digerito»

«Già non mangia niente, è anemica, le devo dare carne di cavallo una volta a settimana, lo so io quanto mi costa»

«Ragazzina, è vero, sei magra, ma quando ti crescono le tette? Hai quasi sedici anni» mio zio Tonino mi deve sempre prendere in giro, la figlia Luisa, mia cugina, ha già una terza misura, ha sei mesi di meno ma anche un culo enorme, non voglio essere come lei!

«Smettila dai, più tardi crescono e meno pensieri avrò, almeno non le ronzano intorno i maschi»

Lo sapevo, non dovevo fermarmi, mi hanno messo in mezzo

«Papà, domani posso andare a vedere 007?»

«Quello che ammazza i comunisti? Bello, ma non l’hai visto con noi sei mesi fa?»

«Sì, ma ci vanno tutte»

«Va bene, dopo ti do’ una piotta, tanto lo fanno ar pidocchietto, giusto?»

«Esatto! Papà, dove la vedi la partita?»

«A casa nostra, verranno tutti a pranzo, c’è anche la processione con la Madonna che passa ad un metro dalla nostra finestra, voi ragazze esprimerete il desiderio!»

«Stasera posso andare in giro? Tanto dopo la partita festeggerete»

«Lo credo, questa è importante, abbiamo battuto il Cile con il nostro Paolone Barison, calcolando la vittoria sicura con la Corea, oggi ci giochiamo il primo posto, vabbé, puoi andare» mentre arriva il gelato il barista ne approfitta per sfottere papà:

«Non parlare di Barison e della Roma, il solito campionato da schifo»

«Basta arrivare davanti alla Lazietta, il resto non conta»

«contenti voi»

«Ma sei di Roma, nella vita non sei mai andato oltre Orte, perché devi tifare per l’Inter?»

«Mi sono simpatici e sono campioni del Mondo!»

«A noi invece ci piace soffrire ma battere i cugini pollastri»

«Scusate, io torno a casa»

«Vai Bettina, tra poco arrivo» bacio tutti e volo verso casa

Tutti i racconti

2
4
20

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: '... cosi via, veloce, tra Galassie sconfinate, senza una sosta, tra mondi [...]

  • Adribel: Ironico, sarcastico, amaro, eppur vero.

1
0
11

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
5
18

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Ciao Walter. Ma come... non ti piace la faccia del mio nipotino? Anche Pata, [...]

  • Lawrence Dryvalley: La Steffilongo procurerà altri lavoretti a Vito, forse non scherzava [...]

3
3
20

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

  • Lawrence Dryvalley: Bella questa serie "I Ricordi del Becchino"... Letti e like ai due [...]

10
12
82

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
13

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

1
6
19

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Teo Bo: Grazie Law per il benvenuto e per esserti divertito leggendomi. Aspetto tuoi [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie a te in anticipo per l'interesse ai miei testi, li trovi elencati [...]

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
24

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su