Sono rimasta lì a ricacciare indietro le parole che parevano voler rotolare fuori dalle mie labbra.

Le mani tremanti, ha ripreso a parlare, lo sguardo lontano,gli suoi occhi profondi e chiari persi chissà dove.

Occhi segnati, contornati da una ragnatela di rughe che ne mettevano ancora più in luce la luminosità.

Quindi ha proseguito:

<<Ed era lì, e c’è ancora, nelle mie notti insonni.. nel mio continuo girarmi e rigirarmi nel letto.. nella mia costante, instancabile ricerca di fragili equilibri che formano la tela immaginaria della mia esistenza.

 Ma forse è così per tutti..

Sta di fatto che  in un pomeriggio d’autunno, l’ho incontrata.

Camminavo tranquilla, in un sentiero di campagna.. Ero giovane, all’epoca, sai, e mi piaceva fare lunghe passeggiate solitarie. Erano momenti solo miei, piccoli ritagli di tempo nelle mie giornate, ai quali non sapevo rinunciare. La gente ha sempre troppa paura della solitudine. Ma per me non è mai stato così.

Sola con i miei pensieri, andavo dunque avanti con passo leggero.

Inquietudine comparve proprio di fronte a me… e poiché la conoscevo già da tanto l’ho riconosciuta subito. Il suo aspetto era cangiante. Il suo volto mutevole, ma in fondo ogni piccolo mutamento, appariva a me familiare come se fosse sempre stato lì di fronte a me.

Mi sembrava ridesse ma non riuscivo a capire se di me o di qualcosa che avevo fatto.

Ed era da un po’ che sentivo il desiderio di parlarle.. così l’ho fermata, e le ho chiesto se aveva voglia di fare due chiacchiere.

Osservandomi con aria divertita, ha fatto un piccolo inchino, e mi ha chiesto che cosa volessi sapere.

Le domandai prima di tutto perché mi seguisse sempre. Le spiegai che a volte mi sentivo esausta, e che ero stufa di mettere sempre tutto in discussione. Le dissi che ciò che desideravo era solo starmene tranquilla. Dissi tutto questo con enfasi, sottolineando ogni parola con il gesticolare.

Inquietudine ha sorriso. Un sorriso dolce e un po’ storto.

Si è presa tempo, e dopo aver riflettuto, con voce melodiosa, ha risposto alla mia domanda. Mi ha detto che lei era lì perché io l’avevo chiamata. E che era sempre stato così.

Ed io>>,  continua Emma , <<che faticavo a comprendere, sono rimasta a mia volta silenziosa per qualche minuto.

Mille dubbi mi affollavano la testa. Cose che avrei sempre voluto chiederle.. ma faticavo a mettere ordine nei miei pensieri.

Ma soprattutto, volevo farle capire che volevo essere lasciata in pace. Che non avevo più voglia di continuare a farmi domande su domande.. che mi sarebbe piaciuto riuscire a dormire nelle mie notti, a vivere i miei giorni, le mie scelte ed ogni momento senza preoccuparmi, e senza chiedermi continuamente cose.

Inquietudine, prendendosi il suo tempo, mi ha osservato a lungo.

Poi, con la sua voce leggera come un soffio di vento, Inquietudine ha ripreso a parlare: “Le tue domande, i tuoi dubbi, il tuo continuo mettere in discussione.. sono qualcosa che fa parte di te. È la tua natura.. Io sono parte di te.

E se ti lasciassi, probabilmente il tuo animo si spegnerebbe, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.

Non puoi smettere di essere ciò che sei.

 Ed io sarò sempre vicino a te.. lo sono stata in ogni istante.

 Ti ho tenuta per mano nelle tue notti insonni.

Io ti sono amica”>>.

Emma fa una pausa. Si asciuga gli occhi, con il suo fazzoletto sgualcito.. poi riprende:

<<Nell’ascoltare le sue parole le lacrime cominciarono a rigare il mio volto, dapprima lentamente, poi sempre di più. Piangevo per tutte le scelte non fatte, per i treni non presi, per le occasioni mancate. Piangevo perché mi sentivo stanca. Piangevo perché non volevo più essere me.

Inquietudine è rimasta silenziosa. Poi mi ha preso per mano, e facendomi cenno, mi ha invitata a seguirla.

Voleva mostrarmi qualcosa.

 Ed io, che avevo sempre voluto risposte, in quel momento ho avuto paura. Le ho chiesto di lasciarmi in pace. E sono corsa via>>.

A questo punto Emma mi guarda. Dritto negli occhi, e il suo sguardo mi attraversa.

<<Non avere paura della tua inquietudine>>.  Mi dice. <<E non smettere mai di porti domande. Metti sempre tutto in discussione. E poi.. vivi la tua vita. Ciò che rimarrà dai tuoi terremoti interiori, sarà solo ciò che ti serve, ciò che realmente conta>>.

Sapevo che la nostra chiacchierata era conclusa. L’ho abbracciata. Un lungo, tenero abbraccio. Ho sentito la fragilità del suo corpo, ma allo stesso tempo sono stata travolta dalla sua forza interiore.

Si è incamminata, tremolante, senza più voltarsi indietro.

Sono salita in macchina ed ho acceso lo stereo.

Non sapevo se avrei più rivisto la signora Emma..

Ma quell’incontro, quella chiacchierata sulla panchina sotto il tiepido sole d’autunno, è stato per me molto importante. Lo sapevo allora, e lo so adesso.

E mentre la voce graffiante di Kurt Cobain riempiva l’abitacolo, ho iniziato a piangere … un pianto liberatorio.

Ho guidato fino a casa. Sono entrata.. e mentre ancora le mie lacrime scorrevano lente, mi sono guardata nello specchio, ed ho visto un volto.. quello della signora Emma.

Tutti i racconti

2
2
15

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

1
3
11

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

1
2
11

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

1
6
10

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Adribel: sicuramente si. Grazie

  • Gennarino: Dario Mazzolini: Grazie per il tuo commento. Un saluto da Napoli. Buona giornata

4
9
21

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

  • Dario Mazzolini: grazie di cuore Adribel per le tue parole. Il dolore per la perdita di un genitore [...]

2
1
7

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
21

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

2
3
30

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

1
3
17

La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • L’esilioDiRumba: Ciao @Dario, apprezzo il tuo commento praticamente immediato e la tua opinione. [...]

  • Adribel: Solo, è questo il punto, essere soli, capita, a molti.

5
8
26

Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

2
4
19

Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
9

CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su