Sono circondata da un pesante silenzio, immersa in una fitta nube di oscurità. Schiudo lentamente gli occhi, lascio che s’abituino piano alle tenebre che gravano intorno a me. Non so dove mi trovo. Mi rendo conto di essere rannicchiata su un pavimento ruvido e freddo, le braccia strette attorno alle ginocchia… come quando ero bambina ed ero spaventata. Sento il battito del cuore accelerato. Mi pulsano le tempie, ho mal di testa, non riesco a pensare, a capire. Mi sposto leggermente: lascio che le mie mani scivolino su quel pavimento sconosciuto, incerte, timorose, titubanti. Nulla. Non c’è nulla, sembrerebbe una stanza vuota.

Improvvisamente, il cigolio di una porta. Non dev’essere molto distante da me. Brividi di paura mi attraversano il corpo da capo a piedi. Tremo, non riesco a fermarmi, sudo.  

-‘Dove diavolo mi trovo?!’-, non smetto di domandarmi, terrorizzata.

Intuisco da dove provenga quel sinistro cigolio: intravedo una fioca luce davanti a me. C’è qualcuno, qualcuno sta entrando da quella dannata porta. La luce che filtra è ancora troppo flebile, non riesco a distinguerne i tratti. Mi sembra un uomo. Non riesco a trattenere le lacrime. Solcano il mio viso, inondano le guance rotonde. Ho paura, troppa paura. Sento che sto per svenire, sento le forze abbandonarmi. Prego con quel pizzico di energia che possiedo ancora, supplico che non mi faccia del male.

Ad un tratto… qualcosa mi scuote, odo una voce in lontananza. E’ familiare, almeno credo, ma ancora non riesco ad identificare a chi possa appartenere. Sento mani su di me, sul mio viso, mi accarezzano.

-‘Amore, amore! Svegliati!’-

E’ stato un attimo. Ho aperto gli occhi di scatto. Sogno e realtà si mescolano, in un mix di timore e sollievo. Non capisco bene cosa stia accadendo. Poggio delicatamente una mano sul capo, ho mal di testa. La frangetta è fradicia, sposto quel ciuffo ribelle dalla mia fronte, mi rendo conto di essere completamente sudata. Mi volto. Il mio fidanzato è accanto a me, mi cinge il corpo ancora leggermente tremante con le sue braccia forti. Poggio la mia schiena sul suo petto nudo, lui non mi lascia, mi stringe ancora più forte di prima.

-Amore, calmati. Hai avuto un brutto incubo, non è nulla, tranquilla. Sono qui con te!- tenta di rassicurarmi. 

Sono ancora spaventata. Non riesco a togliermi dalla testa quel profondo abisso nero, il cigolio della porta, l’uomo che stava per entrare.

Mi abbandono fra le braccia di Luca, ancora singhiozzo mentre cerco di raccontargli ciò che riesco a ricordare, fra pianto e brividi. Lui mi accarezza il viso, asciuga le lacrime che sgorgano inarrestabili, mi dice che va tutto bene… ma sembra stupito. Ha una strana espressione.

Riesco a calmarmi, corro sotto la doccia. Il calore dell’acqua mi attornia lievemente, mi lascio andare a questa bella sensazione per dieci minuti abbondanti. Poi, con ancora i capelli umidi ed avvolta in un asciugamano azzurro, torno a letto, dove mi aspetta Luca… un’espressione pensierosa in viso.

-‘Cosa succede?!’- gli domando, seria – ‘E’ da quando ti ho raccontato del sogno che mi sembri strano... dimmi la verità, ti conosco troppo bene…

Esitante, mi rivela di aver avuto lo stesso identico incubo, quella stessa notte. Qualche ora prima, anche lui si era svegliato improvvisamente, spaventato, preoccupato... Ma quando, aprendo gli occhi, mi aveva vista riposare tranquilla accanto a lui, si era calmato, ed era tornato a dormire. Ogni dettaglio del suo sogno coincideva con il mio, ogni minimo particolare, ciascuna sensazione.

Questa è stato il primo momento in cui abbiamo creduto di essere telepatici. Il primo, sì, di una lunga serie. Sogni, incubi, pensieri, parole, messaggi, sguardi, gesti… Un’unica mente, un'unica anima, un unico cuore. Siamo noi.

DiDi

Tutti i racconti

0
0
1

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
2

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
2

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
20

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
4
16

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
    @Dario: un corso accelerato [...]

  • L’esilioDiRumba: Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]

2
9
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

2
1
8

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

3
3
31

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

Torna su