La vita ti pone di fronte ad una serie di scelte.
E' un dato di fatto che il buongiorno si vede dal mattino, in quanto inversamente proporzionale alla giusta dose di caffè e di scarpe da abbinare alle borse.
Ma non è tutto così semplice. Sarebbe bello.
Vivere in un piccolo centro ti pone di fronte ad una serie di avversità diplomatiche, che farebbero impallidire il presidente degli Stati Uniti.
Non puoi scegliere il luogo in cui nasci.
E questo è un dramma.
Ma serio.
Ma partiamo dal principio.
Dalla nascita, appunto.
Nasci e il radar del vicinato impazzisce.
Sciami di : matrone, vecchietti col bastone, bambini chiassosi, madri di bambini chiassosi, il salumiere, il fruttivendolo, il macellaio e l'edicolante si materializzano a casa della povera donna ignara.
La frase d'obbligo è : " Ma com'è bello, uguale al padre". Seguito dalla più scontata delle domande : "Hai rinnovato?".
Tanto se non rinnovi è lo stesso, dato che il popolo ti chiamerà, sempre e comunque, col nome del nonno/a.
Si cresce e si verrà sempre catalogati come appartenenti ad un determinato clan familiare, etichettato con un soprannome specifico, risalente all'età del bronzo.
La cosa che più mi sorprende è la capacità innata delle persone di creare romanzi con la vita degli altri.
E parlo per esperienza personale.
Mi ricordo bene che era un sabato mattina di inizio primavera. Era mezzogiorno e mi accingevo ad entrare al supermercato per fare la spesa.
E lì mi ferma una vecchietta.
Che mi dice : " Ma come tu stai qua?".
Rispondo : " Dove dovrei essere?".
" Ma come ti hanno visto mezz'ora fa in chiesa che ti stavi sposando!!!".
"In effetti" rispondo "mi sono subito cambiata per venire al supermercato, mio marito ha fame."
E lasciai lì la vecchietta incredula, ma subito pronta a correre per creare nuove favole sul mio conto.
Cari paesani, inventate pure, l'unica cosa (se per voi non è troppo disturbo)non fatemi finire in galera.
Sapete com'è vorrei godere della libertà di vivere la mia vita.
Quindi come si sopravvive alle domande indiscrete, agli inciuci, alle maldicenze, all'invadenza?
Io me ne frego altamente.
E continuo a fare ciò che desidero.