Avevano cominciato a meditare sul fatto che un muro avrebbe potuto risolvere il problema di chi entrava clandestinamente sul loro territorio per cercare scampo alla miseria e per fuggire ad un'esistenza fatta di violenza e di guerra. Dicevano che la colpa di tutte queste migrazioni ce l'aveva la televisione. SÌ, la scatoletta che, continuamente accesa nelle nostre case, sempre più accattivante e sofisticata, in  3 D o 4 D, propinava pubblicità "del lusso e dello spreco" e presentava una felicitas sociale, che gli altri pensavano di trovare, fuggendo dalla propria terra. Sì, ma il problema era anche quello del nazionalismo esasperato che covava dentro alcuni e del blando patriottismo che albergava in altri. Certo, i problemi ci sono in chi arriva in un territorio che deve accoglierlo e permettere una quotidianità dignitosa così come la disperazione c'è sempre e rimane come ferita irrimarginabile in chi deve lasciare la terra e gli affetti per trovare la propria libertà.  Ma tutto sarebbe stato superabile se Fritz e Mohamed avessero guardato il cielo per un attimo, se fossero stati in grado di guardarsi negli occhi e scoprire che in queste location non c'erano solo muri di contenimento, nè di difesa o di offesa, non proliferavano desideri di proprietà ed interessi egoistici, non c'erano società felici ed infelici ma solo ponti di nuvole dove poter riposare e smaltire le sofferenze di una vita, che appare artificialmente felice come in televisione, su internet ma che in preda a deliri di onnipotenza e di razzismo, tende a costruire mura e a sezionare il mondo. Fritz e Moahmed non erano solo il prodotto di un'appartenenza sociale ma appartenevano all'umanità, che ha sempre avuto ed ha il diritto di camminare per la terra e di vivere dove ognuno ha scelto per la sua sedentarietà. Tutti devono essere liberi di  scegliere anche di vivere per sempre nel nomadismo, di cambiare residenza quando non si raccolgono buoni frutti ed essere sicuri  di trovare una mano che accoglie e non un mattone che separa, in nome di quello stesso cuore che batte nel petto e che ci porta ad amare incondizionatamente. Un ponte sopra il muro ci permetterà di osservare dall'alto il nostro egoismo e di volare con ali di speranza, di carità e di  prosocialità, le nostra vere condizioni d'amore. Solo così i i i Fritz ed i Mohamed  di sempre si sentiranno cittadini del mondo e di una terra che è madre e matrigna per tutti coloro che la custodiscono o la insultano quotidianamente con i loro  umani atteggiamenti.

 

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21 November 2024

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21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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