Amare ed essere amati.
Rido nel vederti ridere, steso accanto a me
in questo radioso posto che è la tua casa;
radioso perché ti vive e ti osserva nel quotidiano,
ogni tuo gesto, sguardo, pensiero,
quando ridi, quando dormi, quando speri, quando ti arrabbi.
La invidio questa casa,
lei che t’accoglie, ti protegge, ti culla,
mentre a me non è permesso farlo.
Tristemente sorrido immaginandola vuota,
vuota senza me che la completo assieme a te,
ma chissà se quando sarò via, lontanissima da qui,
a te apparirà vuota quella stanza,
quell’armadio privo dei miei vestiti,
quel bagno vuotato delle mie cianfrusaglie.
La polvere occuperà il loro posto?!
Hai fatto spazio nei tuoi cassetti,
come hai fatto spazio nel tuo cuore,
come hai fatto spazio nella tua vita,
per far posto alle mie cose,
per far posto a me,
per permettermi finalmente nell’impresa in cui mai nessuno è riuscito,
di spiegare le ali tarpate della mia vita
e spiccare il volo,
ora libera,
ora serena,
mai più sola.
Hai preso in mano la mia vita,
hai fatto ciò che avrei dovuto fare io,
hai rivoluzionato, cambiato, stravolto i miei giorni,
sei stato un inatteso e travolgente uragano d’emozioni
e chissà quanto t’è costato,
lo domando a me stessa, mai a te.
Chissà se è difficile per te quanto lo è per me,
per te, così forte, sicuro, coraggioso e grande,
come ti vedo io,
guerriero ed eroe dei giorni e delle notti mie,
guaritore di ferite e di lacrime taglienti,
amore immenso ed eterno,
passione, gioia e salvezza della vita mia.