Mika era appena uscito dal supermercato con un carrello pieno di spesa per le prossime festività e si accingeva a scaricare tutto quel bendidio nel cofano della sua autovettura, quando si accostò un uomo dalla barba bianca ed incolta, racchiuso dentro un cappotto color cammello, che chiese : mi fate l'elemosina, vi prego, mi fate l'elemosina? Fu preso come alla sprovvista e cercò nelle sue tasche; ma capì che non gli era rimasto neanche un centesimo e con sguardo infastidito, rispose  che non poteva. L'uomo si allontanò. Ma guardando il suo carrello stracolmo,  tirò fuori un pacco di biscotti e quando stava per riportare il carrello al supermercato, non lo vide più. Sembrava scomparso. Chiese al cassiere di questo tipo. E quello gli raccontò che era un uomo che ogni tanto veniva a chiedere l'elemosina perché era stato abbandonato dai figli, che non avevano più voluto a casa. Mika allora rivide quella scena nei suoi occhi. Sembrava che quel mendicante gli assomigliasse molto, tranne per quella barba.E capì allora che il vero mendicante era lui. Lui, che aveva una moglie traditrice, lui, che non riusciva ad arrivare a fine mese e non riusciva a soddisfare tutti i vizi e i capricci dei suoi figli, lui, che non riusciva a far fare le vacanze al mare o sulla neve alla sua famiglia, lui, che in questi anni non era riuscito a comprarsi una casa. E rivedeva gli occhi spenti di sua moglie, i musi tristi dei suoi figli. Il vero mendicante era lui. Pianse. E rimase con quel pacco di biscotti in mezzo alla strada mente le altre automobili suonavano il clacson per farlo spostare. L'indomani mattina, uscito per smaltire il pranzo del primo dell'anno, rivide quel cappotto color cammello. Corse verso lui, stavolta era riuscito ad incontrarlo, pensò. Ma si girò un signore infastidito, che fumava un grosso sigaro. Visto che non era quel mendicante del giorno precedente, Mika stava per chiedere scusa, ma il signore rispose: mi dispiace, ma non ho spiccioli, sarà per un'altra volta.

 

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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