Quando si inizia a viaggiare non si è soli ma in compagnia dei molti noi che ancora non conosciamo.
Ci riconosceremo via, via, camminando sulle strade, sostando dentro le case, vagando oltre le barriere del tempo, sconfinando lo spazio dei pregiudizi, delle ipocrisie ;oltre l'orgoglio, oltre noi stessi ci ritroveremo uguali e unici ,fratelli e sorelle padri e madri mandala dell’Uno
VIAGGIANDO PER LE STRADE D'EGITTO
Sfilano volti tra la polvere e l'ocra, intenti nei loro negozi, presi nei loro quotidiani rituali.
Ritagli mi balzano incontro, improvvisi.
Incrociarsi di sguardi, sfuocarsi di visi: girandola di silouettes nere di donne, di "galapeye" che ondeggiano su scure e ossute caviglie, sagome chiuse accovacciate nell'ombra dei vicoli arsi.
Bimbi scalzi in piazzette rasentano diroccati muretti, mi guardano passare, mi fissano con occhi curiosi,
s'avvicinano.
Asini passano col loro carico verde di palme e vecchi dal viso scavato, stanno a sghimbescio sul dorso guidandoli distratti verso l'ombra del campo.
Calco la terra con sandali aperti e, scrosciando di riso, mi bagno dentro vasche di pietra in acque calde che rimandano il gusto profondo e antico del sale.
Non temo briganti, non vedo assassini, ma solo tanti, tanti, vecchi e adulti bambini.
Sicura m'addentro nei loro sorrisi e pian piano s'accordano nel caldo, nella geografia lenta dei giorni
i nostri simili, ma cosi diversi respiri,
DIETRO IL VELO
Dietro il velo una donna
dentro il velo una madre
dietro il velo una Storia
dentro lo sguardo una luce che abbaglia
E io resto attonita a guardarla
mentre stringe tenera suo figlio
e si espone, complice e donna
al mio cenno d'invito.