E allora? Allora Maria ha trovato il suo rifugio sicuro nel cibo.. solo quando mangia si sente veramente appagata.. Mangia di tutto.. dal dolce al salato, all’aspro o allo speziato. Ingurgita tutto quello che si trova davanti, e solo in quei momenti si sente davvero viva. Ormai non sente più neppure i sapori.. Solo quel senso di pienezza che la soddisfa, e la calma.. La calma.
E che importa se sa che poi le verrà quella nausea, quella voglia di vomitare.. tanto poi non succede mai. Maria non ha mai vomitato. Mai.
E c’è un altro innegabile vantaggio.
Il suo corpo, ormai enorme e sformato, rappresenta per lei una sorta di armatura dentro la quale rifugiarsi per fuggire dal mondo. Un mondo lontano e ostile che Maria non ha proprio più voglia di abitare. Meglio starsene lì, nel suo involucro rassicurante.
Che gli altri pensino quel che gli pare.. non è affar suo.
Ma quell’inquietudine, quella sensazione, ogni tanto ritorna a presentarle il conto. Sono i momenti in cui Maria si osserva, come dall’esterno.. Vede un involucro vuoto. Una donna triste e sola che non ha più voglia di niente. Vorrebbe solo chiudersi in casa.. e lasciare fuori il mondo. E mangia.
Voglia di vomitare.
Ma Maria non vomita mai. Mai.
Intervallo. Si dirige con passo lento verso la sala docenti.
Entra senza salutare, e nessuno dei colleghi la degna di uno sguardo. Ma che importa.. è proprio ora di un bello spuntino. Mangia voracemente il suo tramezzino al tonno, ingurgita due caffè, mangia di nuovo.. Brioche alla crema pasticcera.
Sapore dolciastro che invade il palato.
Voglia di vomitare.
Ma Maria non vomita mai. Mai.
E così, ora minuto dopo minuto, ora dopo ora, la mattinata scorre via lenta.
Maria torna stancamente alla sua auto: non ha fretta, Maria. Tanto nessuno l’aspetta, a casa.
Grigi palazzi di cemento scorrono veloci oltre il parabrezza. Si ferma davanti ad un ipermercato, meglio fare un po’ di spesa, che non si sa mai. Si aggira tra le corsie, manovrando con difficoltà un carrello sempre più pieno.. Agguanta tutto quello che le capita, apre una confezione di biscotti ed inizia a sgranocchiarli con voracità.
La coda alle casse, la stanchezza che incombe. Una vecchina traballante, la gonna a quadretti rossi,, lo sguardo dolce e saggio.
Voglia di vomitare.
Ma Maria non vomita mai. Mai.
Parcheggia sotto casa, il pacco dei biscotti sul cruscotto.. Briciole sparse sulla sua gonna. Recupera i suoi sacchetti della spesa stracolmi e si dirige verso il portone.