I bambini, sconvolti e increduli corsero fuori piangendo disperati; in quel mentre, passava di lì Sigismondo, il suonatore ambulante di organetto, con al seguito il suo fedele cane Pallotto. Sigismondo, che era da sempre amico di quei due bambini, vedendoli piangere disperati domandò loro cosa fosse successo. I due gli raccontarono l’accaduto .
Sigismondo, che era una brava persona, decise dunque di andare a parlare con Biagio per farlo ragionare, e così fece.
Ma mentre Biagio era impegnato a parlare con il suonatore, i due bambini, con uno sguardo di intesa, iniziarono a correre, andarono al campo dove Nosaprei se ne stava placido placido e afferratolo, corsero via.
Corsero a lungo, trascinandosi dietro Nosaprei che non riusciva a capire cosa stesse succedendo e continuava a chiedere loro spiegazioni.. e corri che ti corri, i due uscirono dal paese e continuarono a correre, come solo un bambino può saper fare quando sa che deve salvare qualcosa di importante.
Nel frattempo Biagio e Sigismondo, che avevano finito di parlare, si accorsero che i bambini erano spariti, ed immaginarono subito dove fossero andati.. si recarono al campo, e non vedendo più lo spaventapasseri, capirono subito quel che era accaduto.
Iniziarono quindi a cercarli, coinvolgendo nella ricerca, tutte le persone che passavano.. ma i bambini erano ormai lontani, ed entrati nel bosco si erano rifugiati in un casolare abbandonato.
Le ore passavano, ed arrivò la notte.. Dei bambini nessuna traccia. E Biagio, che era ormai preoccupato e spaventato, iniziò a riflettere sul suo comportamento. E come spesso accade quando ci si ferma finalmente a riflettere, Biagio si rese conto di tutti gli errori che aveva commesso. Fu come risvegliarsi da un lungo sonno.
Erano ormai le undici di sera, quando Pallotto arrivò abbaiando al cospetto del suo padrone Sigismondo, e di Biagio.. e cercava di attirare i due, tirandoli per la manica, e cercando di fargli capire che dovevano seguirlo.
E fu così che Pallotto aiutò papà Biagio a ritrovare i suoi bambini.. Li trovarono nel casolare abbandonato che dormivano vicini, abbracciati a Nosaprei.
E da quel giorno, tutto fu diverso.. Biagio, infatti aveva imparato la lezione. Tornò ad essere il padre premuroso ed affettuoso che era sempre stato prima della morte di Laura.