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Sono dentro la vettura. Ho in mano il mio solito libro di viaggio. E viaggio nel viaggio, percorro il tragitto, che ci porta al confine tra terra e cielo. Sono ancora seduto e guardo con un occhio le persone passare lungo le strade e dentro la vettura quelle che hanno occhi persi nei loro pensieri. C'è chi ritorna dal lavoro, chi ha appena lasciato sotto casa il proprio amore, chi ha voglia di rientrare per ritrovare un po' di serenità dallo stress quotidiano. E guardando dal finestrino, scorre la vita degli altri, vite intrecciate, una di fronte all'altra, una accanto all'altra, personaggi che camminano, corrono, sono seduti sulla panchina e alla fermata in attesa del tram, che li porti dove è la loro meta. Nel riflesso vedo la mia immagine. Ho i capelli bianchi (li ho sempre avuti!); ma guardando ancora più attentamente, rifletto che sanno dare un fascino in più, anche se sono lunghi e bisognano di una rintoccatina dal barbiere. Intanto il tram percorre la sua linea ferrata. Si ferma apre le bussole. È quello che era il paesaggio di una fermata cambia con altra gente, altre storie che si sfiorano, convivono lo stesso viaggio. C'è un ragazzo che torna dall'università e leggiucchia i suoi appunti, una ragazza che gioca con il suo telefonino, un anziano che resta aggrappato all'appoggio, una donna con un bimbo in braccio ed altri personaggi. Sì, sono tutti personaggi in cerca di qualcosa, perché ognuno di loro porta con se i suoi desideri, i progetti, i sogni, le speranze ed ognuno di loro è protagonista della sua storia. Sembra di avere in diretta un film dove tutti sono protagonisti di un loro percorso di vita con le coincidenze e le vittorie, con le coincidenze e le sconfitte. Ma sono ancora alla prima pagina di questo libro. E che importa? Sto vivendo il libro delle mille storie in diretta. Sto vivendo da spettatore le storie degli altri mentre scrivo una pagina della mia storia. E a poco a poco il mezzo si ferma ed apre nuovi capitoli di contemplazione, nuovi paragrafi che scrivono la bellezza della vita. C'è ora un extracomunitario triste con la sua merce, che ha tentato di vendere tutto il giorno sotto i portici; c'è una famiglia al completo che ritorna dalle numerose compere in centro. È sommersa da pacchi e pacchetti. Ma c'è una bella ragazza che sorride. Come? Sorride? Ascolta musica con i suoi auricolari e sorride spensierata. Tutti hanno le loro emozioni dietro la maschera del viaggiatore di tram E lei, guardando la vita al suono della musica, lascia trasparire la sua innocenza e la bellezza dei suoi occhi. Rimango ipnotizzato quando un trillo annuncia di essere arrivati al capolinea. Scendere, scendere.-fa il controllore. Metto un segnale al mio libro. che tenterò di leggere la prossima volta. Ma non sono deluso, nè stanco; anzi mi sento felice per aver assistito allo spettacolo della vita, mentre la vettura si svuota e rientra nella rimessa per ricominciare un'altra corsa.
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
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Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
Gnocchi... alla romana
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Utente Anonimo
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Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
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PRFF:Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]
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La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]
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zeroassoluto:Timida solitudine dello scrittore introverso, che si racconta in un ambiente [...]
CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]