"Camminando camminando...anche nel dolore...fermarsi non si può,al di là del mare, cime da scalare fermarsi non si può".
Note che esplodono all'improvviso attraverso la radio dell'auto e che mi riportano alla mia adolescenza.
Quando la radio in camera era sempre a tutto volume.
Quando si portavano maglioni extra-large ed io ne andavo matta.
Quando Anna Oxa salì sul palco dell'Ariston con uno dei suoi outfit ribelli.
Quanto tempo è passato...
E poi decido una cosa. Così. All'improvviso. Cambiando direzione e colore ai miei piani.
Incrocio. Freccia a sinistra. Nuovo incrocio e freccia,di nuovo, a sinistra.
Parcheggio.
Inverno. Spiaggia. Freddo. Vento.
Toglo gli stivali e cammino a piedi nudi sulla sabbia.
E rimango così. Ferma a respirare l'odore del mare invernale.
E' diverso dall'estate. Il profumo di questo luogo azzurro.
La serenità sono queste onde che baciano la mia vita.
Mi dispiace per certa gente, per quelli che camminano sempre con le scarpe.
Per quelli dai capelli sempre legati.
Per quelli che si rassegnano.
Mi dispiace per quelli che non si pongono domande.
Per chi non cerca le risposte.
E la lista è molto lunga.
Sto invecchiando,cavolo.
Pensavo di essere una persona tollerante.
Ed invece mi ritrovo qui a pensare a quanti essere umani non sono sulla mia stessa lunghezza d'onda.
La vecchiaia è proprio una brutta bestia.
Quasi quasi oggi rimango qui, ancora un pò.
Si.
E comincio a correre, fino a quando avrò il fiato corto.