Si erano sentiti sempre umiliati dagli altri popoli. E quando avevano imbracciato le armi della guerra, erano rimasti sempre scottati, anche se nel tempo si erano convinti di essere migliori degli altri. Le loro megalomania ed arroganza avevano scatenato sempre disordine, kaos umano; e ne erano usciti bastonati e sconfitti. Altro che padroni del mondo, altro che architetti di una nuova umanità, dove tutti erano con caratteristiche divine, riassunto di perfezione e potenza! Le rane erano riuscite a trovarsi un alleato e volevano conquistare il mondo e giocarci come un pallone pieno di aria, che sale su e ritorno giù, sale e ritorna sempre nelle mani di chi lo ha lanciato e posseduto. Il vecchio granchio era ormai diventato saggio, diceva lui. E preferiva stare sempre dalla parte del più forte perché ormai le sue chele non erano offensive e sperava di ottenere successo, caldeggiando anche la pazzia delle rane: fondare la città di Ranocchia e distruggere tutti gli altri animali considerati inferiori e non degni di entrare nella nuova realtá. Il loro Mein Kampf  aveva riscosso un successo, tanto che fu tradotto in italiano per essere studiato e discusso in merito alle nuove teorie: alcuni sono forti e devono comandare, altri deboli devono sostenere le prepotenze dei forti e se non ce la fanno, finire nel campo di disinfestazione assieme a chi non è d'accordo. Avevano copiato in un certo Darwin e poi in Nietsche, che si erano appassionati a studiare l'uno il comportamento animale, l'altro quello umano in tutta la sua dimensione ferina. E poi chi complottava contro di loro perché si era specializzato nella gestione dello stato, giocando alle slot machine ed aveva accumulato coins, pensavano di utilizzarli come operai per la costruzione del loro sogno, privandoli del loro nome ed affidando loro un numero che era controllato attraverso schermi panoramici dal Grande Fratello. Quando però capirono le vere intenzioni delle rane, i topi si ribellarono e cominciarono ad organizzare flotte aeree e navali e nella nuova battaglia navale mondiale a condividere i joystich per cercare di fermare la pazzia delle rane. E con tutte le loro forze ci riuscirono mentre il granchio stanco e deluso, si tolse i panni dell'alleato delle rane e vestì quelli dei topi liberatori. Ma anche se portatori di libertà, i topi cominciarono ad imporre le loro idee a tutti. E quando qualche loro interesse economico, era minacciato,  a scatenare genocidi e guerre nucleari. E cos'era allora la libertà? Dominare gli altri psicologicamente abituandoli a venire jeans, a mangiare hamburger e a bere frizzante? Era lecito bombardare di elio per far cambiare la voce agli altri? Il loro presidente aveva dichiarato che avrebbe fatto costruire un muro perché potessero sognare ed immaginare interminabili spazi e soavi silenzi, di là da quello.  Nel frattempo  ogni rana manifestava contro The War e diventava figlia dei fiori per mettere margherite nei cannoni della prepotenza umana. Il granchio aspettava paziente su chi l'avesse vinta per chattare con il vincitore e ricordare che lui aveva pregato per la vittoria della pace universale e che il Grande Fratello lo aveva ascoltato, dopo essere stato parecchie volte nel confessionale.
Tutto finì a tarallucci e vino e si scoprì che l'uomo a volte è rana a volte è topo e pure granchio. Sta a lui guardarsi dentro e scoprire che le sue stesse emozioni, le sofferenze, le gioie le emozioni sono in chi si crede nemico. E che basta poco a costruire un mondo di pace e non di guerra. Basta volerlo, basta volerlo.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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  • Adribel: Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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  • Adribel: Hai ragione Gennarino, l'epoca della nostra gioventù è stata [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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