Se ne era stato per anni dentro un acquario di cento litri. Tutto il tempo a girare fra quegli abissi artificiali dove aveva visto passare tanti pesci di diverso formato, di diverso colore. Ed aveva perlustrato ogni anfratto, ogni alga o piantina. Aveva pure scoperto un vascello affondato ed una cassa piena di materiale luccicante e sapeva dove scendeva il pasto giornaliero e dove c'era il depuratore per smaltire le sostanze di rifiuto, il termostato per regolare la temperatura dell'acqua. Girava fra quei percorsi; ma ogni tanto si avvicinava alle pareti di vetro dell'acquario e riusciva a scorgere un altro mondo, dove c'erano uomini che vivevano in paesaggi completamente diversi da quelli frequentati da lui,  scenari giganteschi che lo impressionavano ma al tempo stesso lo affascinavano.  Era successo per caso quando si era accorto di quest'altro mondo. Passava un giorno tra queste pareti ed aveva scorto una stanza con tanti mobili e suppellettili, quadri, divani. E tutto ciò lo aveva incuriosito a tal punto che cominciò a passare più spesso da quelle parti. Ed ogni volta notava situazioni diverse: un bambino che piangeva, una coppia che litigava, il buio e la luce quasi fossero un'altra notte ed un altro sole a scendere, pilotati da un interruttore gestito da chiunque entrava nella stanza. E lui,  abituato solo alle luci artificiali che si accendevano e si spegnevano a tempo, cercava di capire come si potesse arrivare in quell'altro mondo per perlustrarlo. Era così salito in superficie, a pelo d'acqua ed era riuscito a scorgere per un attimo anche un soffitto colorato d'azzurro, che aveva scambiato per il cielo. Nella stanza non c'era nessuno ed allora tentò il  gran salto. Uno due tre.... tutto in velocità risalì dal fondo è oplà ... volò per l'aria fin quando cadde fragorosamente a terra. Cominciò a mancargli l'aria... aiuto, sto morendo, pensò... si muoveva freneticamente, cominciava ad asciugarsi... aiuto... soffoco. Nessuno passava in quel momento; quando un gatto si avvicinò per caso  e vide quell'essere, che si dimenava. Miagolò, miagolò così forte che la signora giunse dalla cucina e vide tale scempio. Subito prese il pesce e lo ributtò in acqua. Ah, finalmente... grazie... grazie a tutti! Il pesce cominciò a nuotare e si andò a nascondere dentro al relitto del galeone. Che pazzo sono stato, che pazzo pensare di fuggire dal mio ambiente, pensò fra sè. Per premio Il gatto ricevette una scodella di latte dalla sua padrona. E quando passava da lì riceveva sempre una carezza dalla sua padrona  ed egli rivolgeva sempre uno sguardo a quel pesciolino, che aveva salvato. Altro che nuovo mondo, altro che nuova vita! Il pesciolino invece aveva imparato la lezione ed in particolare aveva capito che chi vuole cambiare la sua condizione spesso rischia di ritrovarsi in pericolo. E così non si mosse più dal suo acquario.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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  • Adribel: Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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  • Adribel: Hai ragione Gennarino, l'epoca della nostra gioventù è stata [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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  • L’esilioDiRumba: Ciao @Dario, apprezzo il tuo commento praticamente immediato e la tua opinione. [...]

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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