Era uno spirito libero.
Caracollò improvvisamente attraverso una spirale discendente e piombò nella trappola di un corpo neonato.
Il primo vagito fu disperazione e prima che tutto fosse oscurato, ricordò: volteggiava libero nell’infinito spazio, che spazio non era, nel tempo eterno, che tempo non era, essenza pura, che forma non aveva; si chiamava beatitudine.
Fluttuando, attraversava mondi, visitava galassie, rincorreva sogni mai espressi e bastava a se stesso. Un giorno, che giorno non era, sorvolò una terra che mandava bagliori di luce colorata, molti molti colori, mille sfumature in un grande prato, si abbagliò e desiderò, Doras, che desideri non aveva, desiderò di assaporare tanta bellezza.
Quel piccolo desiderio appesantì la sua eterea essenza ed egli si ritrovò prigioniero, diméntico di sé desiderò le calde braccia della madre, il nettare bianco che gli dava vigore e crescendo desiderò sempre più.
Desiderò camminare, correre, giocare, studiare, scoprire, amare, possedere, viaggiare e quant’altro fosse a lui possibile.
Desiderò sperimentare sport estremi dove l’incertezza e l’imprevisto gli parvero cònsoni alla sua natura e proprio quando, abbarbicato come un ragno alla parete rocciosa, teso nello sforzo, si trovò proiettato in un’altra dimensione, leggero, a volteggiare senza peso sopra un immenso prato punteggiato di fiori dai mille colori, qualcosa si rivelò, pochi attimi bastarono, e Doras non fu più lo stesso.
Da quel giorno si dedicò alla ricerca introspettiva, leggendo libri su libri, consultando biblioteche dove trovò libri antichi di altre culture e pian piano arrivò alla comprensione: galeotto fu il desiderio, che lo fece precipitare nel vortice di vita dopo vita. Capì che il desiderio era una componente indispensabile alla vita su questo pianeta: Desideri-Postulati-Sforzi ed Emozioni conducevano il gioco e nessuno poteva sottrarsi. Il desiderio che faceva muovere la vita era anche l’ostacolo per fuggire da essa.
Doras ritornò molte volte su questa terra con l’intento di trovare la chiave per sconfiggere il desiderio e ritornare alla sua beatitudine!