Nel dicembre del '45 tutte le mogli dei soldati americani che avevano una donna italiana come moglie o fidanzata poterono ricongiungersi ai mariti e ai fidanzati in America. 
Finalmente il tanto auspicato decreto del Congresso era stato approvato. Dopo aver ottenuto il nullaosta e dopo essere stata sottoposta ai controlli medici nel febbraio del 1946, Maria poté abbracciare il suo John. Aveva in braccio il loro figlio Frank, quando Maria poté imbarcarsi per New York. Una donna sola, in mezzo ad una folla sconosciuta, sopra una città-mobile, che incuteva paura ma che doveva essere l'inizio della libertà e del benessere. Una volta arrivata in America, Maria fu presa dal panico a vedere così grande ed immensa città. Ma si confortava perché lì avrebbe iniziato una vita diversa da quella del suo paese. E poi c'era John e lei era sicurissima, da come le aveva scritto, che l'avrebbe aspettata al porto.  Se lo ricordava bello il suo John, con quella divisa e le armi, che sapeva maneggiare con perizia. Sembrava un discepolo del dio Marte mandato ad operare per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Il viaggio fu tortuoso e lungo. Ma ogni giorno che passava, nonostante le mille insidie, era un giorno in meno, che la teneva lontano da quell'uomo, che l'aveva amata durante i giorni dell'odio. Era giunto con i suoi compagni in paese ed avevano catturato il podestà, ponendo fine alle prepotenze di quel gerarca fascista, che sembrava il padrone di quel territorio perché accecato ancora dalla nera ideologia. Sembravano dèi, scesi dal carro-armato questi soldati americani e lui, John... che le sorrise e quel sorriso le apri il paradiso. Poi si ritrovarono dentro il fienile, abbracciati passionalmente, che si scambiavano eterno amore. 
Il tempo volò e John dovette continuare il suo cammino con la sua compagnia; ma sembrava aver lasciato lì il suo cuore. Sarebbe ritornato, sarebbe ritornato, le aveva detto... e sarebbero stati assieme per tutta la vita. 
Il tempo passò e dopo un mese Maria scopri di essere incinta. Scandalo per il paese. Da quel momento la sua vita cambiò e dovette stare nove mesi chiusa in casa fino alla nascita del bambino per non far parlare le malelingue del paese. Si disse poi che suo marito era dovuto emigrare per lavoro fin quando Maria partì per "La Merica". 
Quando arrivò in quel porto affollato, si sentiva confusa. Come avrebbe potuto trovare il suo John?  Non è che si sarebbe persa fra tanta folla? Ma in mezzo a tante vite, con tenacia riuscì a scorgerlo. Era diverso da come lo aveva conosciuto.  John era più grasso e aveva perso i capelli. Quando si avvicinò il bimbo sussultò e Maria sembrò contenta perché aveva riconosciuto il padre. Ma tanta contentezza si trasformò in disperazione quando John rivelò a quella donna che lui era già sposato e che aveva tre figli. A Maria sembrò crollare il mondo addosso;  anzi le sembrò che la stessa statua della Libertà le fosse precipitata sulla testa. 
John non aveva più parole. Era andato al porto non per prendersela come moglie ma per rivelare alla donna la verità. Diede un bacio al bambino e si allontanò, lasciando Maria in mezzo a quella folla. 

                                                                                        --------------------

Dopo sette mesi dalla partenza ai genitori di Maria arrivò una lettera, dove la donna raccontava che era felice e che la sua famiglia stava bene, che suo marito John li salutava e che il piccolo cresceva meravigliosamente. 

Maria non ritornò più al suo paese e rimase in America, arrangiandosi con tutta la sua rabbia e la sua disperazione. I suoi genitori si spensero a distanza di un mese l'uno dall'altra e se ne andarono  contenti e convinti perché la loro figlia aveva fatto fortuna in America.

Tutti i racconti

2
1
14

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]

1
3
10

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

1
2
10

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

1
4
10

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: Gennarino nessuna parola è fuori posto. Bella lettura. Ciao

  • Adribel: Hai ragione Gennarino, l'epoca della nostra gioventù è stata [...]

4
9
21

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

  • Dario Mazzolini: grazie di cuore Adribel per le tue parole. Il dolore per la perdita di un genitore [...]

2
1
7

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
21

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

2
3
30

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

1
3
17

La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • L’esilioDiRumba: Ciao @Dario, apprezzo il tuo commento praticamente immediato e la tua opinione. [...]

  • Adribel: Solo, è questo il punto, essere soli, capita, a molti.

5
8
26

Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

2
4
19

Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
9

CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su