Tuu...tu-tuu...tu-tuu...
"Ciao zia, sono Elena...
Come va lassù?
Ora che non fai più parte di questo mondo e i tuoi occhi non son più costretti al buio, riesci a vedere di nuovo la bellezza dei colori? E i visi di tutti quanti noi rimasti quaggiù orfani di te?
Cucini anche lassù la tua splendida minestra di pane e i tortelli di patate, di cui buona parte del ripieno finiva nella mia bocca mentre ti aiutavo a chiuderli, l'unica cosa che non riuscivi a fare da sola non vedendo?
Come dici? Che lo sapevi che lo mangiavo?
Beh, sapessi che scorpacciate! E poi rimaneva sempre un pò di sfoglia tirata dalle tue mani esperte guidate dagli occhi del tatto... ma vuota perchè l'impasto finiva sempre prima... ricordi?
Sai, mi mancano molto le nostre lunghe chiaccherate al telefono, quando mi chiamavi per alleviare per un pò il tuo senso di solitudine e mi tenevi aggiornata sulle novità della nostra grande famiglia... chi era in arrivo, chi si ammalava, chi purtroppo si stava avviando sulla via del distacco... e mi mancano altrettanto le telefonate che nelle sere di solitudine facevo a te, sapevo che poi mi avresti tenuta al telefono per lunghe mezz'ore... ma mentre tu raccontavi io mi preparavo per uscire, o preparavo la cena e mi facevi compagnia...
Passo spesso davanti a quella che era la tua casa...il mio sguardo tutte le volte si gira a cercarti, poi realizzo che non ci sei più, e che non posso fermarmi a prendere il caffè...
Ricordi quanto era buffo? Io suonavo, mi venivi ad aprire e io, dopo averti salutato mi dirigevo in cucina e dicevo:
<<Io zia mi faccio il caffè>>, come se fossi entrata a casa mia, e te rimettendoti seduta sul tuo divanetto mi dicevi:
<<Fai, fai, prendi un pò di frutta se ti va, o apri il frigo e mangia quello che trovi>>.
Mi ricordo che era tanto buona la tua uva, spizzicata mentre aspettavo il caffè, sai?
La casa, almeno da fuori, è ancora tutta com'era, davanti alla porta ci sono ancora quei tre scalini dove ci sedevamo nell'aria del tramonto, e io ti raccontavo del mio lavoro, dei miei problemi economici, delle mie storie d'amore, dei miei tormenti... e te mi dicevi sempre:
<<Bisogna aver pazienza, Elena... tanta pazienza...>>.
Come dici?
Sì, io sto bene, abbastanza... ho un pò di problemi fisici in questo periodo legati alla mia malattia... ma piano piano piano si risolveranno... non preoccuparti...
Sì, la mamma e il babbo stanno bene... invecchiano, diventano insopportabilmente bisbetici ogni giorno che passa... ma si diventa tutti noiosi quando si invecchia... lo dicevi anche tu...
E Filippo è sempre più un musicista apprezzato... avete la musica lassù?
Ti chiamavo però soprattutto perchè c'è una cosa che avrei voluto dirti di persona... ma non ho fatto in tempo... Sei partita per il tuo ultimo viaggio pochi giorni dopo che avevo saputo di aspettare un bimbo... quanto mi avrebbe fatto piacere dirtelo di persona!
Ma non ho fatto in tempo...
E' un bambino meraviglioso di sette anni ormai... quanto ti piacerebbe chiaccherare con lui, ha un'immaginazione fervida e intelligente, una mente brillante e gli occhietti vispi e furbi come uno scoiattolo... e il suo nome è legato a te, sai?
Si chiama Elio... come lo zio... è stato l'unico modo che ho trovato per legare il mio bimbo a te... non potevo dargli il tuo nome, e allora gli ho dato il nome della persona che aveva legato la sua vita alla tua...
Sono convinta che il tuo posto nel mondo tu lo abbia lasciato a lui... la gravidanza era a rischio, e invece è andata perfettamente... perchè il piccolo Elio aveva il tuo splendido posto da occupare nel mondo... e nella mia vita...
Come dici zia?
Tu queste cose già le sai?
Sì, lo immaginavo... ma volevo dirtele io... e parlare ancora una volta con te...
Devo andare ora zia cara... il cucciolo mi aspetta a scuola...
Saluta lo zio Elio da parte mia, e anche lo zio Marino, già che ci sei... ricordi che diceva che tra tutte le nipoti io ero la più bella? Quanto mi rendeva orgogliosa di me sentirglielo dire!
Che grand'uomo era anche lui... Me lo saluti? Gli dai un abbraccio forte da parte mia?
Ciao zia, il piccolo Elio mi aspetta...
Ci risentiamo vero?
Ti farai risentire presto?
Sìì? Bene, ti aspetto allora!
Ti voglio bene! Ancora e ancora..."
...click...
...tuu...tu-tuu...tu-tuu...