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A volte i pensieri della vita ci portano a dedicare tutto il nostro tempo a concentraci in essi, al fine di trovare soluzioni, alternative ai tanti quesiti che ci si frappongono o a registrare sconfitte amare, che recano in sé tutta la violenza della mortificazione. Ci adagiamo e stanchi, cerchiamo riposo alla fatica del giorno. Le nostre gambe sono macigni, i nostri capelli, antenne proiettate alla ricerca di un benessere che rincorriamo e che ci sfugge di mano, si nasconde nei meandri del la vita e vola con il vento, libero, impalpabile, leggero. Tutto quello che abbiamo costruito e che una volta ci sembrava eterno, ora ci appare come sabbia alzata da un vento che scompiglia e indebolisce. Tutta una vita a risolvere problemi piccoli e grandi, a non avere un attimo di tregua, ad essere combattente contro chi voleva abbatterci. Poi d’un tratto il risveglio. E’ un risveglio tardivo, ma sempre un risveglio è. E ti ritrovi con i capelli bianchi e le ossa scricchiolanti ma in un villaggio turistico ad inseguire la giovinezza, a giocare con quei giochi, che sei costretto a fare e che ti fanno bene, perché risvegliano in te l’entusiasmo, che sembrava sparito. E’ il caso di Salvo, una vita trascorsa a lavorare ed ora inserito nella lista dei pensionati, in chi è costretto a fuggire dal suo lavoro per acquisire una pensione più dignitosa di quella che il futuro prospetta. Pertanto con tutta la tristezza della forzata inattività, si accorge che chi trova in sé i suoi sogni offuscati, annichiliti dal tempo e dalle preoccupazioni, si ritrova a vivere un’altra vita dipingendo, inseguendo il mondo, viaggiando e giocando. Sì, quando Salvatore rigiocò, con tutta l’emozione addosso si senti felice, si accorse di essere vivo e di avere ancora una speranza per sopravvivere. E continuò a giocare trasformando il suo villino in un piccolo villaggio turistico dove, immersi in una piscina e accompagnati da animatori frenetici ed instancabili, si propone ai visitatori di giocare per sentirsi vivi e di abbandonare per un pò il tran tran logorante della frenesia lavorativa per riscoprirsi a sognare un mondo da vivere e da amare. Ora Salvo è un poeta, un attore, un giocoliere e si esibisce sul palco del suo resort e sogna di trasmettere energia e felicità a chi stanco trova rifugio sotto l’ombra di una palma e si rinfresca nel torrente della sua spensierata giocosità.
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
La Rapina II
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M sfrecciava nel traffico come solo un pilota può fare. Q seduto davanti teneva bassa la testa mentre io, fuori dal finestrino posteriore, sparavo alle volanti degli sbirri. Non so chi ha cantato, [...]
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L'automobile si ribaltò più volte prendendo fuoco. Q e M erano spacciati e io non ne avevo per molto. Meglio così che consegnati al Clan. Mi trascinai fuori poco prima dell’esplosione. Con l'ultimo [...]
Piccola stella, 03 November 2024
VERSI DI PROTESTA
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PROFANAZIONE Il fracasso della banalità ha denti feroci che azzannano ogni alito di brezza. BUONE INTENZIONI Benpensanti comuni aspettano solo di averti sottomano per toglierti dignità. Reclamano [...]
Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
Gnocchi... alla romana
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Utente Anonimo
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Adribel:Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]
Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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Dario Mazzolini:carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]
Adribel:Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
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Dario Mazzolini:Gennarino nessuna parola è fuori posto. Bella lettura. Ciao
Adribel:Hai ragione Gennarino, l'epoca della nostra gioventù è stata [...]
È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
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Adribel:Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]
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Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]
Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]
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PRFF:Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]
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La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]
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CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]